L'accettazione sociale delle fonti di energia rinnovabili
Fonti Rinnovabili e Certificati Verdi
In un contesto energetico caratterizzato da un progressivo incremento del costo dei combustibili fossili, acquista sempre più interesse l'incentivazione per tutti gli impianti di autoproduzione alimentati da fonte rinnovabile, ovvero una fonte che riveste caratteristica di continuità, auto-generante e per sua natura non esauribile.
Il sistema di incentivazione della produzione di energia elettrica rinnovabile, introdotto del decreto 79/99 (decreto Bersani), prevede un meccanismo di mercato basato sui Certificati Verdi. Questi sono titoli emessi dal GRTN a seguito della comunicazione da parte del soggetto produttore di energia da fonte rinnovabile relativa alla quantità di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili nell’anno precedente o alla quantità attesa di produzione nell’anno in corso o nell’anno successivo.
Essi attestano la produzione di energia da fonti rinnovabili proveniente da impianti alimentati, appunto, da fonti che rispecchiano le caratteristiche sopra elencate. La taglia minima per il singolo certificato verde è pari a 50.000 kWh. Secondo quanto disposto dal decreto Bersani, art. 5, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in impianti entrati in servizio o ripotenziati a partire dal 1° aprile 1999, ha diritto alla certificazione di produzione da fonti rinnovabili (certificato verde) per i primi otto anni di esercizio.
Nel mercato dei Certificati Verdi, la domanda è costituita dall’obbligo per produttori e importatori di immettere annualmente una quota di energia prodotta da fonti rinnovabili pari al 2% di quanto prodotto e/o importato da fonti convenzionali nell'anno precedente. A partire dall'anno 2004 e fino al 2006, la quota d'obbligo è stata incrementata annualmente di 0,35 punti percentuali.
Contrariamente a quanto previsto in precedenza, la legge finanziaria 2007 ha abolito la possibilità di qualificare e rilasciare Certificati Verdi agli impianti che utilizzano rifiuti e a quelli che utilizzano combustibili da rifiuti. Sono esclusi gli impianti di questo tipo già autorizzati per i quali sia stata avviata concretamente la realizzazione. La stessa legge finanziaria 2007 ha escluso la possibilità di qualificare e rilasciare Certificati Verdi agli impianti di cogenerazione abbinati al teleriscaldamento, agli impianti alimentati a idrogeno ed a celle a combustibile.
In definitiva attualmente i Certificati Verdi sono titoli annuali attribuiti all’energia prodotta da fonti rinnovabili in impianti entrati in servizio o ripotenziati a partire dal 1 aprile 1999, che costituiscono un innovativo sistema di incentivazione della produzione di energia rinnovabile, conosciuto anche come decreto Bersani, che sostituisce il precedente “Cip 6”. Produttori e importatori sono tenuti a immettere ogni anno nel sistema elettrico nazionale una quota di energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili e stabilisce che le fonti rinnovabili hanno la priorità di dispacciamento alla rete elettrica nazionale. Tale quota è attualmente pari al 3,05% di quanto prodotto e/o importato da fonti convenzionali nell'anno precedente eccedente i 100 GWh/anno.
Nel mercato dei Certificati Verdi, la domanda è costituita dall'obbligo per produttori e importatori di immettere annualmente una quota minima di energia prodotta da fonti rinnovabili pari al 2% di quanto prodotto e/o importato da fonti convenzionali nell'anno precedente. A partire dall'anno 2004 e fino al 2006, la quota d'obbligo è incrementata annualmente di 0,35 punti percentuali. Gli incrementi della quota minima d'obbligo per il triennio 2007-2009 e 2010-2012 verranno stabiliti con decreti emanati dal Ministero dello Sviluppo Economico.
L'offerta, invece, è rappresentata dai Certificati Verdi emessi a favore degli Operatori con impianti che hanno ottenuto la qualificazione Impianto A Fonti Rinnovabili (IAFR) dal Gestore dei Servizi Elettrici, così come dai Certificati Verdi che il Gestore dei Servizi Elettrici stesso emette a proprio favore a fronte dell'energia prodotta dagli impianti Cip 6.
Il prezzo di riferimento individuato dal Gestore dei Servizi Elettrici per i Certificati Verdi per l'anno 2005 è pari a 108,92 €/MWh ( al netto dell'IVA del 20 %), mentre per l’anno 2006 tale valore è aumentato sensibilmente arrivando a 125,28 €/MWh.
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L'accettazione sociale delle fonti di energia rinnovabili
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Informazioni tesi
Autore: | Luana Todini |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Scienze Sociali |
Corso: | Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali |
Relatore: | Leonardo Cannavò |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 142 |
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