Sul giornalismo universitario in Italia
Fonti di finanziamento delle testate universitarie
Nella maggior parte dei casi, le testate periodiche d’informazione studentesca sono realtà di modeste dimensioni, costrette quotidianamente a lottare per poter sopravvivere.
I principali contributi a queste pubblicazioni provengono dall’Università, come abbiamo accennato nel corso della panoramica introduttiva al fenomeno del giornalismo universitario, in base alla legge 3 agosto 1985, n.429 Norme per la gestione dei contributi di cui all'articolo 11 della legge 18 dicembre 1951 n. 1551, versati dagli studenti delle università e degli istituti superiori.
Ai sensi della Legge, «presso ciascuna università è costituita una apposita commissione del consiglio di amministrazione […] per l'utilizzazione dei fondi destinati alle iniziative e alle attività culturali e sociali attinenti alla realtà universitaria proposte alla commissione stessa da associazioni studentesche rappresentate nei consigli di facoltà o da altre associazioni o gruppi di almeno 50 studenti».
Ciascun ateneo emette annualmente un bando di concorso per l’assegnazione di detti fondi, dei quali stabilisce autonomamente l’ammontare sulla base delle disponibilità di bilancio.
Hanno diritto di concorrere alla spartizione dei finanziamenti quei soggetti che, entro e non oltre la data di scadenza, presentano formale domanda contente:
-descrizione dettagliata del progetto per il quale si richiede il contributo;
-preventivo delle spese e loro specifica destinazione;
-indicazione: del periodo di svolgimento, delle modalità di pubblicità intese a promuovere la partecipazione degli studenti, di eventuali finanziamenti da parte di altri enti e loro ammontare, di un Responsabile dell’iniziativa.
A fronte di questa procedura standardizzata, la commissione prevista per legge si occupa di effettuare una valutazione di merito fondata su una serie di criteri dichiarati. Proponiamo di seguito qualche esempio.
Nel bando emesso dall’Università degli Studi di Milano per la distribuzione del fondo disponibile per l’anno accademico 2010-11, si fa presente che «verrà prestata particolare attenzione alle iniziative che interessino il maggior numero di studenti e in particolare quelle sottoscritte da più associazioni o gruppi studenteschi; in caso di più proposte egualmente valide presentate da associazioni o gruppi diversi, le preferenze verranno equamente ripartite tra i vari gruppi in modo da permettere la più ampia partecipazione possibile».
L’Università degli Studi di Firenze, invece, ha tenuto conto di un maggior numero di parametri per l’attribuzione di fondi ad iniziative studentesche relative all’anno accademico in corso: oltre al coinvolgimento del maggior numero di studenti dell’Ateneo e alla necessaria attinenza del progetto alla realtà universitaria, ha considerato la rilevanza culturale e sociale, nonché la storia e la tradizione di ciascuna iniziativa, unitamente alla possibilità di fruizione da parte di collettività e territorio.
In qualche caso, si sono rintracciate indicazioni specifiche relative alle pubblicazioni studentesche. L’Università “Ca’ Foscari” di Venezia fa sapere, a proposito, che: «nel caso in cui l'iniziativa consista nella produzione di pubblicazioni devono essere descritti, in maniera circostanziata, gli obiettivi e gli intenti della pubblicazione stessa. Se la pubblicazione è un giornale destinato alla vendita deve essere dichiarato il prezzo di vendita, il nome del direttore responsabile e gli estremi di registrazione presso la cancelleria del tribunale. Se la pubblicazione è un giornale universitario non destinato alla vendita deve comunque essere dimostrata l'ottemperanza alle vigenti leggi sull'editoria».
Questo brano è tratto dalla tesi:
Sul giornalismo universitario in Italia
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Informazioni tesi
Autore: | Chiara Marcelli |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze della comunicazione |
Relatore: | Cosimo Ceccuti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 60 |
FAQ
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