Anemia infettiva felina: quale ruolo per Candidatus Mycoplasma turicensis?
Fluorchinoloni
I fluorchinoloni possono essere utilizzati per il trattamento dell’anemia infettiva felina in alternativa all’uso delle tetracicline. Si suppone che la pradofloxacina, in dosi standard di 5 mg/kg/die o anche superiori (10 mg/kg/die), possa essere addirittura più efficace della doxiciclina; infatti si è rivelata maggiormente efficace rispetto alla doxiciclina nella clearance a lungo termine delle infezioni causate da M. haemofelis.
Quindi l’uso di pradofloxacina può essere tenuto in considerazione nel caso in cui volessimo massimizzare la clearance dell’infezione o nei casi refrattari al trattamento con la doxiciclina (Dowers et al., 2009; Barker et al., 2013).
La enrofloxacina, in dosi di 5 mg/kg/die per os, è stata usata con successo in studi sperimentali per il trattamento delle infezioni da M. haemofelis. Però, in alcuni casi trattati con enrofloxacina, sono state riportate degenerazione diffusa a carico della retina e cecità acuta; nonostante queste conseguenze siano rare, è consigliata massima cautela nell’impiego di questo farmaco e, quando possibile, la sostituzione della enrofloxacina con altri fluorchinoloni (Tasker, 2010).
La somministrazione di marbofloxacina in dosi di 2 mg/kg/die si è dimostrata esser efficace in infezioni causate da M. haemofelis, nelle quali ha determinato un marcato abbassamento del numero di copie del microrganismo nel sangue, anche se non è stata dimostrata una clearance consistente dell’infezione; nei soggetti con infezioni causate da Candidatus M. haemominutum trattati con marbofloxacina, invece, è stata evidenziata una riduzione solo temporanea del numero di copie del microrganismo, senza una evidente clearance dell’infezione (Barker et al., 2013).
Inoltre, la riduzione relativa alle copie di Candidatus M. haemominutum nelle infezioni trattate con marbofloxacina, è risultata meno pronunciata rispetto a quella relativa alle infezioni da M. haemofelis. Non sono stati riportati casi di anomalie oculari riconducibili al trattamento con marbofloxacina e non sono stati riscontrati altri effetti indesiderati.
Nei casi che appaiono refrattari ai trattamenti antibiotici standard è stata tentata una doppia terapia, costituita da doxiciclina e marbofloxacina; questo trattamento ha portato a risultati variabili, ma vale la pena prendere in considerazione l’introduzione di un farmaco aggiuntivo, soprattutto in quei soggetti nei quali la terapia con un solo farmaco (doxiciclina o fluorchinolone) risulta inefficace (Tasker, 2010).
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Anemia infettiva felina: quale ruolo per Candidatus Mycoplasma turicensis?
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Informazioni tesi
Autore: | Alessia Pianese |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2017-18 |
Università: | Università degli Studi di Perugia |
Facoltà: | Medicina Veterinaria |
Corso: | Medicina Veterinaria |
Relatore: | Maria Luisa Marenzoni |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 86 |
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