Musica visiva
Fischinge, McLaren e la musica concreta
Oskar Fischinger (1900-1967), nato e cresciuto in Germania in un periodo non certo di benessere, ma di intenso vigore artistico, approdò al cinema d’animazione ritenendolo l’unico mezzo per combi-nare insieme le due sue grandi abilità: la musica e il disegno astratto. Egli, da ragazzino, aveva infatti studiato violino, dilettandosi anche con la pittura (a cui dedicherà gli ultimi anni della sua vita).
Si è avuto modo di nominare i suoi Studie, sperimentazioni già mature di un nascente linguaggio visivo dai connotati musicali, che rappresentano, a mio avviso, la chiave per poter comprendere tutta la sua opera e la sua ricerca.
In ognuno dei dodici studi, figure rigorosamente bianche su fondo nero, realizzati tra il 1929 e il 1932, Fischinger si adopera alla risoluzione di un particolare problema: rendere sinuosi ed aerodinamici i movimenti di linee e figure Studie Nr. 6), costruire uno spazio altamente prospettico in cui farle danzare (Studie Nr. 7), organizzare nello spazio un’“orchestra di figure”(Studie Nr. 8), proprio come un musicista che compie esercizi di tecnica prima di potersi dedicare all’esecuzione di un brano complesso.
In questi film tuttavia, troviamo già la maestria delle sue opere più mature e allo stesso tempo una freschezza forse non ritrovata in seguito.
Il punto di partenza è la sincronizzazione precisa tra le figure e la musica di alcune delle Danze ungheresi di Brahms (Studie Nr. 7 e Nr. 9) e de L’apprendista stregone di Dukas (Studie Nr. 8), poema sinfonico che traspone in musica la ballata di Goethe, dunque altra opera già in origine sinestetica, che ispirerà anche il celebre episodio del film d'animazione di Walt Disney, Fantasia (1940).
Ogni linea melodica è rappresentata dal movimento di una figura sullo schermo, secondo un codice visivo tanto soggettivo quanto affascinante, che Fischinger è andato scrivendo pian piano, e che amplia virtualmente quella griglia nota\colore di cui si è parlato, in una griglia figura-movimento\suono-melodia.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Musica visiva
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Roberto D'Alessandro |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Accademia di Belle Arti |
Facoltà: | Arti visive e discipline dello spettacolo |
Corso: | Progettazione grafica |
Relatore: | Giorgio Antonio Potenza |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 74 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi