Postura e A.T.M: Indagini Strumentali, Terapia e Protocolli Clinici
Fattori del rimodellamento dell'articolazione temporo-mandibolare
Numerosi studi anatomici, clinici e sperimentali hanno dimostrato che esiste una relazione tra quantità e caratteristiche del rimodellamento dell'ATM e le caratteristiche strutturali dei mascellari e dell'occlusione dentaria.
Indagini macroscopiche hanno dimostrato che alcune forme del condilo si riscontrano più frequentemente in concomitanza con determinate mal occlusioni: ad esempio, nel morso profondo marcato, la forma del condilo è spesso cilindrica con il maggior asse quasi coincidente con il piano frontale. Questa forma è tipica del condilo dei carnivori e potrebbe essere dovuta ad una prevalenza dei movimenti rotatori, rispetto a quelli trasversali. Nelle classi II, seconda divisione, il condilo spesso è caratterizzato da un'incurvatura del collo verso l'avanti. Studi sono stati condotti per accertare l'influenza che le alterazioni occlusali (dovute a perdita progressiva dei denti o ad abrasione dentaria) hanno sul rimodellamento.
In una ricerca a carattere clinico si è osservata una relazione significativa tra la forma di una sezione condilare esaminata mediante tomografia e la sua posizione in seno alla cavità glenoide. Infatti condili di forma rotondeggiante erano più frequenti nei casi in cui il condilo mostrava una posizione grossolanamente centrata in seno alla cavità glenoide.
Appiattimento della superficie anteriore del condilo invece prevalevano nei casi di dislocamento anteriore dello stesso, mentre un appiattimento o una concavizzazione della superficie posteriore si osservava nei condili dislocati posteriormente. Poiché la posizione del condilo in situazione di massima intercuspidazione è conseguenza diretta delle caratteristiche dell'occlusione dentaria, si può ragionevolmente ipotizzare che quest'ultima sia il fattore primario del cambiamento di forma conseguente al rimodellamento. Un cambiamento di posizione determina cambiamenti dei carichi articolari con possibile incremento di forze pressorie in certe zone e conseguente rimodellamento regressivo delle stesse. Il rimodellamento può quindi essere considerato un adattamento funzionale ad una mutata situazione occlusale. In conclusione tutti i dati esposti confortano la tesi secondo cui il rimodellamento dell'ATM è un fenomeno adattativo a variazioni del carico funzionale conseguenti ad alterazioni strutturali. Quando la capacità adattativa dei tessuti è esaurita insorge la reale patologia, sotto forma di degenerazione artrosica.
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Postura e A.T.M: Indagini Strumentali, Terapia e Protocolli Clinici
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Informazioni tesi
Autore: | Giovanni Sorbello |
Tipo: | Tesi di Master |
Master in | Posturologia e Biomeccanica |
Anno: | 2012 |
Docente/Relatore: | Aldo Messina |
Istituito da: | Università degli Studi di Palermo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 153 |
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