Neuroscienze e pedagogia sperimentale. Ipotesi di fattibilità

La famiglia nella vita del paziente è una presenza ineluttabile e irrinunciabile sia nel bene che nel male. Nel corso dei decenni molti studiosi hanno indagato i rapporti tra la famiglia e i pazienti, arrivando a molte teorie, come quelle della madre schizofrenogena e del doppio legame, o della famiglia invischiata e disimpegnata. L’emotività espressa familiare serve per determinare l’interazione del paziente con la famiglia.

Vi sono cinque scale e dei criteri:
1 - critica = commento sfavorevole
2 - ostilità = rifiuto
3 - ipercoinvolgimento emotivo
4 - calore affettivo = sentimenti positivi
5 - commenti positivi = affermazioni di lode

Nelle famiglie ad alta EE vi è un alto tasso di schizofrenia, mentre nelle famiglie a bassa EE i pazienti soffrono di meno. Si sono postulati diversi interventi, da quello psicoeducativo di Anderson a quello multifamiliare dell’università di Milano, al Family Focused Treatment e all’IPSRT. Anche la terapia sistemica familiare e quella analitica hanno dato risultati positivi.

Problemi etici in psichiatria
Nel corso dei secoli la malattia psichica è stata attribuita sia a cause organiche che a cause spirituali, ma sempre i pazienti venivano esiliati dalla società. Dopo gli anni ’50 si lavora per riportarli all’interno della società. Sempre in questo periodo nasce la bioetica, che è lo studio sistematico della condotta umana nell’ambito delle scienze della vita e della cura della salute, attraverso una varietà di metodologie etiche in un contesto interdisciplinare, secondo i principi di beneficialità, autonomia, giustizia e integrità morale della professione.
Sia la TEC che la psicochirurgia vengono relegati a casi estremi mentre la psicofarmacologia e la psicoterapia vengono regolate da leggi sempre più puntuali nelle quali si garantisce la libertà del paziente e la sua consapevolezza e non strumentalizzazione.

Per quanto riguarda il suicidio il medico ha il dovere di impedirlo; esso avviene per malattie organiche o mentali, per eventi psicosociali o biologici. La psichiatria si è dimostrata una scienza valida, anche se in parte soggettiva nelle cure, per far fronte a tutte le patologie che riguardano il SNC e soprattutto per quel che riguarda il trattamento dei pazienti con disturbi più o meno gravi ma invalidanti le loro prestazioni sociali e lavorative: a questo proposito va ricordato il lavoro di Moselli, Livi e Basaglia per abolire la legge 180 sui manicomi, in modo da risocializzare tutti quei pazienti che erano stati stigmatizzati e claustrali in queste strutture senza possibilità di ricevere cure adeguate e spesso di ricostruirsi una vita nella quale la loro patologia non avesse il peso che invece sembrava avere in precedenza.