La Console Nintendo Wii® Nella Riabilitazione Di Pazienti Neurologici Adulti. Revisione Sistematica Della Letteratura

Singoli studi hanno testato l'efficacia della RV nel trattamento delle disabilità motorie e neurologiche (Ictus, Trauma cranico, Malattia di Parkinson, Sclerosi Multipla) ma non vi sono ancora dati definitivi al riguardo, sia perché la maggior parte dei trial riguarda campioni piccoli, sia perché i sistemi di RV sono molto diversi tra loro ed è difficile eseguire uno studio comparativo. Secondo una meta-analisi del 2011 “la RV è una tecnologia promettente per migliorare l'efficacia del trattamento riabilitativo e promuovere il recupero motorio dopo Ictus” (Saposnik et al, 2011). Altri autori sostengono che la RV sia in grado di migliorare le capacità cognitive e la concentrazione (Sveistrup et al, 2004).
I sistemi di RV possono essere utilizzati per il miglioramento delle performance motorie, permettendo di lavorare su velocità e accuratezza del gesto, oltre che sull'inibizione dei movimenti involontari e sul miglioramento della postura e dell'equilibrio (Laver et al, 2011). È verosimile che le abilità acquisite nell'esperienzavirtuale vengano trasferite nella reale vita quotidiana. In questo senso è opportuno che il terapista assista e guidi il paziente, graduando la difficoltà della simulazione e controllando eventuali compensi che possono manifestarsi quando la difficoltà è superiore alle reali capacità del soggetto (Weiss et al, 2003).
Una revisione sistematica del 2011 ha preso in considerazione 19 studi con 565 soggetti post Ictus: le evidenze relative al recupero della funzione dell'arto superiore nelle ADL sono risultate ancora limitate. Inoltre, gli studi si sono rivelati insufficienti per dimostrare l'efficacia della RV nel recupero della presa e della velocità del cammino. Questo non significa che la RV non sia uno strumento valido, ma che al momento non è più efficace della terapia convenzionale. Sarà necessario implementare percorsi mirati al recupero della singola funzione, nonché identificare quale popolazione di pazienti potrà beneficiare di un approccio di questo tipo (Laver et al, 2011). Sebbene molti RCT suggeriscano che gli effetti della RV sono “generalmente” positivi, tali studi hanno dei limiti metodologici e dei grandi rischi di bias per poter essere considerati affidabili; sarà quindi necessario intraprendere ricerche randomizzate più rigorose dal punto di vista metodologico, con campioni numericamente più significativi, per poter trarre delle conclusioni attendibili (Crosbie et al, 2007).
In ultimo, ma non per questo meno importante, la riabilitazione con RV è motivante, divertente e genera soddisfazione nel paziente, aumentando la compliance e la partecipazione al percorso riabilitativo (Thornton et al, 2005).