Il merchandising sportivo nelle università statunitensi

Le differenze tra Europa e Stati Uniti e la maniera di intendere lo sport sono sempre state piuttosto accentuate e tuttora non sembrano convergere in maniera sostanziale.
Nel libro “L’Era dello Sport”, Pivato osserva come in parte queste differenze abbiano origine all’epoca della Rivoluzione Industriale, ovvero a quando viene fatta risalire la nascita dello sport moderno. In effetti in Europa si era sviluppata la tesi secondo la quale il professionismo era una degenerazione dello spirito sportivo, che sarebbe dovuto rimanere puramente amatoriale e che era fortemente idealizzato. La dimostrazione più lampante è il rifiuto del professionismo come caposaldo dei Giochi Olimpici voluto da De Coubertin. Storicamente questa tesi era sostenuta soprattutto dalla Nobiltà, che si distanziava dallo sport del popolo, che ha subito abbracciato l’idea del professionismo. Negli USA queste strutture della società tradizionale, che nell’Europa dell’Ottocento ed in parte del primo Novecento erano ancora presenti, non sono mai esistite. Quindi lo sport, come tanti altri settori lavorativi e non, ha potuto svilupparsi liberamente. (Pivato, 1994) È da questa premessa storica che si possono capire con maggiore facilità le differenze che attualmente sussistono tra la concezione dello sport in Europa e negli USA. Infatti ancora oggi è abbastanza evidente la diversità con cui viene inteso lo sport; se nel vecchio continente l’attività sportiva a qualsiasi livello è concepita principalmente come attività ludica con valori propri e imprescindibili, negli Stati Uniti sono ormai di uguale importanza il fattore sportivo e quello commerciale di ogni evento. Non sembra eccessivo dire che lo sport in Europa cerca di mantenere e sviluppare valori propri senza tralasciare la cura per l’aspetto commerciale, mentre negli USA l’importanza dei soldi e del successo ad ogni costo inizi a prevalere sui valori sportivi.
È altrettanto vero che il rapporto tra sport e business è ormai cosa consolidata in ogni parte del mondo e che la diffusione dei soldi assume sempre più importanza anche a discapito dello sport in quanto tale. Emblematiche sono le figure professionali che compongono gli assetti delle società sportive del giorno d’oggi.
Procuratori, marketing manager, comunication manager…sono tutti ruoli che fanno da tramite tra sport e business.
Occupandoci dell’aspetto prettamente sportivo troviamo comunque differenze evidenti tra i due continenti. Il sistema di Leghe chiuse è tipicamente americano e consiste nel fatto che non esistono passaggi tra categorie per qualsiasi sport. In questo modo i campionati vantano sempre le stesse squadre che rappresentano quasi una lobby nel quale l’inserimento è spesso proibitivo. In Europa invece le leghe sono aperte ed è il risultato sportivo a stabilire promozioni e retrocessioni, in un sistema lineare che va dalla lega inferiore sino alla massima categoria di gioco.
Ultimamente anche in Europa si pensa alla creazione di leghe chiuse per alcune discipline sportive, non tanto in ambito nazionale, quanto in ambito internazionale.
In generale possiamo dire che l’idea di promozioni e retrocessioni sportive è radicata nella mentalità europea e fa parte dei valori dello sport, mentre come detto in precedenza, negli USA prevale una concezione affaristica dove lo sport è gioco, spettacolo e business.