Uomini non uomini. Il fenomeno degli eunuchi nella Cina imperiale
Eunuchi a corte delle prime dinastie: cospirazioni e vendette
Sinologhi ritengono che il sistema degli eunuchi a corte fosse già presente nella dinastia Shang e che la dinastia successiva, quella degli Zhou occidentali ne abbia ereditato caratteristiche e abitudini, compresa quindi, la pratica della castrazione della servitù. Ciò che si conosce della dinastia Shang proviene da pittogrammi in cinese arcaico sulle ossa oracolari ritrovate nel centro-Nord della Cina nei primi decenni del XX secolo. I primi sovrani della dinastia Zhou ordinarono ai loro uomini di organizzare il regno seguendo le orme dei predecessori. Erano considerati i sovrani ideali, misero ordine al sistema imperiale e ispirarono il popolo alla dedizione. La loro piccola confederazione era chiamata "Il regno di Mezzo", ad indicare il centro del mondo civilizzato. Gli eunuchi sotto la dinastia Zhou erano già coinvolti in intrighi imperiali ma non erano ancora così influenti da essere immischiati in affari di stato. I loro compiti erano limitati: non dovevano nemmeno occuparsi di servire i pasti ai sovrani, compito che spettava ad un assaggiatore ufficiale. Un ciambellano si occupava della gestione del palazzo e sorvegliava eunuchi e domestici. Il primo compito che venne assegnato ai castrati fu quello di servi personali del re e guardiani delle sue concubine, proprio come avveniva agli eunuchi del resto del mondo. Gli eunuchi erano spesso utilizzati per mettere in atto le vendette dei sovrani. Un episodio del periodo conferma come gli eunuchi stessero già manipolando gli affari interni del palazzo a proprio piacimento. Il sovrano del feudo di Ch'i aveva un eunuco preferito di nome I-li che covava un'avversione verso l'erede al trono per essere stato picchiato da questi dopo un comportamento insolente.
L'eunuco si trattenne dall'ottenere una vendetta spifferando l'accaduto al sovrano proprio per evitare un'indagine sulle motivazioni dell'episodio. Attese, infatti, il momento giusto per convincere la concubina preferita del sovrano che il figlio di quest'ultimo stesse diffondendo voci sulla sua non castità. La concubina si infuriò al punto da fingere un'aggressione da parte del figlio del sovrano, il quale ordinò all'eunuco di procedere con la decapitazione dell'erede. Il principe, segretamente informato, scappò dal palazzo e nessuno ebbe più sue notizie, fino alla morte del padre, quando tornò per prenderne il posto e ottenere la vendetta contro l'eunuco.
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Uomini non uomini. Il fenomeno degli eunuchi nella Cina imperiale
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Informazioni tesi
Autore: | Marika Anna Di Lella |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Libera Università degli Studi San Pio V di Roma |
Facoltà: | Lingue per l'interpretariato e la traduzione |
Corso: | Mediazione linguistica |
Relatore: | Laura Cassanelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 52 |
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