Skip to content

Antropologia Visiva Italiana. Audiovedere i Migranti

Estetica e linguaggio

Introdotti i temi immagine e percezione visiva credo utile alla costruzione della traccia che porterà all’antropologia visiva trattare del come si sono sviluppate l’estetica e il simbolismo nella storia evolutiva dell’umanità. Troviamo una ricostruzione di questo percorso nel libro Il gesto e la parola (1964) scritto dal paleontologo francese André Leroi-Gourhan analizzato e commentato da Pennacini nel suo Filmare le culture dove scrive che l’analisi del paleontologo indica nella “liberazione della mano” il momento di emersione della cultura. Si evidenzia quel processo che iniziato con la conquista della posizione eretta consente agli ominidi di liberare la bocca grazie alle capacità prensili, si svilupparono gli organi fonatori in connessione con l’evoluzione cerebrale e la funzionalizzazione della corteccia cerebrale. Durò circa un milione d’anni questo processo durante cui avvennero straordinari adattamenti anatomico funzionali. L’esito delle trasformazioni susseguenti fu la nascita della cultura e dell’uomo sapiens. Poi vennero costruiti gli utensili, i simboli visivi e le parole a completamento di tale evoluzione.

Leroi-Gourhan nel suo volume La memoria e i ritmi utilizza una definizione di “estetica”. La connota in senso ampio spiegandola con quella necessità filosofica di cercare nella scienza e nell’arte il bello. Ponendosi in una prospettiva paleontologica in cui il rapporto dialettico fra natura e arte segna i due poli dell’aspetto zoologico e di quello sociale. In questa logica non si tratta di limitare l’emotività essenzialmente uditiva e visiva dell’homo sapiens la nozione del bello:

«ma di ricercare in tutta la profondità delle percezioni il modo come costituisce nel tempo e nello spazio un codice delle emozioni che assicura al soggetto etnico l’essenziale dell’inserimento emotivo nella sua società» […] L’apparato sensoriale umano si fonda su proprietà biologiche comuni all’insieme degli esseri viventi» (Leroi-Gourhan, 1965, trad. it. Vol. II: 317) in (Pennaccini 2005: 35).

L’uomo intellettualizza le sensazioni e le trasforma in percezioni. Questo processo Leroi- Gourhan lo definisce “etnica” (ibidem) e l’etnicizzazione delle culture umane emerge in uno stadio dell’evoluzione risalente a circa trentamila anni fa, i primi segni emergono con homo sapiens con utensili e le prime raffigurazioni che sono non presenti nelle fasi precedenti. Questi primi segni evidenziano una trasformazione delle sensazioni in percezioni culturali trasformano i manufatti utensili, i simboli visivi e verbali in elementi indispensabili alla vita biologica della specie. Questa produzione interessa anche le immagini e i suoni utili alla rappresentazione delle umane percezioni. Secondo il paleontologo i sensi “inferiori” (l’olfatto, il tatto e il gusto) non possono dar luogo a rappresentazioni esterne e dunque ad una comunicazione, solo la vista e l’udito costituiscono nell’uomo il cuore della percezione e della comunicazione. Tali percezioni possono essere riprodotte e pertanto comunicate e condivise. Sono alla base della comunicazione. Il linguaggio e la scrittura sono gli esiti ultimi dello sviluppo delle facoltà sensoriali visive ed uditive. Estetica e linguaggio quindi si sviluppano affiancando l’evoluzione umana:

«Percezione estetica e linguaggio corrono dunque di pari passo nell’evoluzione dell’uomo: la raffigurazione visiva, così come la rappresentazione musicale dei suoni, devono essersi sviluppate parallelamente all’emergere del linguaggio e dell’utensile» (Pennacini, 2015: 34-35)

Leroi-Gourhan estende il parallelo del fenomeno di progressivo sviluppo della tecnica e del linguaggio indicando nell’estetica il terzo elemento determinante. L’utensile ha portato alla macchina, la parola alla scrittura analogamente si sarebbe evidenziata la necessità dell’estetica intesa nella soddisfazione delle esigenze alimentari, dell’utensile bello, della musica danzata e all’osservazione degli spettacoli in poltrona. Tutti questi passaggi evidenziano l’esistenza dello stesso fenomeno di esteriorizzazione26 (Leroi- Gourhan, 1965, trad. it. Vol. II: 322) in (Pennaccini 2005: 35).

Pennacini nel descrivere il pensiero di Leroi-Gourhan, vi coglie come esista un ambito culturale fondamentale per la vita e la sopravvivenza umana (non certo “sovrastrutturale”) che supera il dominio del linguaggio e utilizza i meccanismi adattivi attraverso cui i vari gruppi umani si evolvono al fine di adattarsi agli ambienti vissuti. Questo assorbimento dello stile etnico che declina percezioni e rappresentazioni visuali rimane nel profondo dell’inconscio incomprensibile chiaramente (Leroi-Gourhan, 1965, trad. it. Vol. II: 325) in (ivi: 36). Negli stili etnici resta comunque un margine di libertà, di creatività e di consapevolezza personale utile alla introduzione di innovazioni e a cambiare la storia. Per osservare questo diventa utile lo studio degli strumenti di comprensione e di rappresentazione non verbale delle diverse etnie. Lo studio dell’estetica risulta essenziale alla comprensione etnologica e filosofica delle società umane, e tuttavia essa richiede anche l’utilizzo di strumenti di rappresentazione non verbale:

«Tra tutte le branche della filosofia, l’estetica è quella che più difficilmente riesce a esprimersi attraverso le parole» (Leroi-Gourhan, 1965, trad. it. Vol. II: 320) in (ivi: 37).

La presenza del binomio fonazione-grafia contraddistingue l’homo sapiens dai suoi predecessori. Le funzioni grafiche e verbali corrispondono al medesimo scopo: rappresentare il pensiero nella comunicazione ad altri.

«[…] partendo dalle stesse origini, due linguaggi, quello dell’audizione collegato all’evoluzione delle zone coordinatrici dei gesti tradotti in simboli grafici materializzati» (Leroi-Gourhan, 1965, trad. it. Vol. II: 228) in (ibidem).

Pennacini conclude l’analisi del pensiero di Leroi-Gourhan evidenziando come a questo punto dell’evoluzione si veda il progredire di un’organizzazione culturale che articola le funzioni visive che trovano espressione grazie all’uso sapiente della mano e degli utensili ideati e affinati dall’uomo, assieme alle funzioni uditive sviluppate nell’anatomia della fonazione e del linguaggio. Si passerà poi alla scrittura che traduce i simboli uditivi e nel tempo e successivamente ai sistemi audiovisivi i quali uniscono parole e immagini, linguaggio ed estetica assemblati in un unico prodotto esterno all’uomo, prodotto potente da cui ormai dipendiamo sempre più (Pennacini 2015: 36-37).

Questo brano è tratto dalla tesi:

Antropologia Visiva Italiana. Audiovedere i Migranti

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Raimondi
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2021-22
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Antropologia culturale ed etnologia
  Relatore: Mariagiulia Grassilli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 382

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi