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La Primavera araba: cause e sviluppi

Espansione dei focolai rivoluzionari in altri Paesi arabi e ruolo dei social network

Le rivolte che si sono innescate in Tunisia a partire dal 2010 hanno dato avvio ad un processo che ha interessato gran parte dei Paesi nordafricani e mediorientali. Tra i Paesi coinvolti nella "Primavera araba" vi sono la Tunisia, l'Egitto, la Libia, l'Algeria, il Bahrein, la Giordania, fino ad arrivare allo Yemen e alla Siria.

Sebbene si sia trattato di fenomeni eterogenei e distinti da regione a regione, vi era tuttavia una matrice comune, ossia la volontà di rimuovere i radicati totalitarismi che dominavano da decenni i popoli di quelle terre, con la prospettiva, anche se non del tutto realistica, di poter dare avvio a dei processi di democratizzazione. Come si è potuto osservare dai casi della Tunisia e dell'Egitto precedentemente analizzati, non è stata la sola componente giovanile, mobilitata attraverso i social network e spinta dai nuovi mezzi di comunicazione, ad essere coinvolta, bensì la maggioranza della popolazione, accompagnata anche da partiti politici di ispirazione islamica, i quali si sono resi protagonisti delle vicende.
È bene comunque non sottovalutare la funzione che hanno avuto i nuovi social media. Questi, infatti, hanno giocato un ruolo determinante nelle comunicazioni, nel modo di relazionarsi tra cittadini, nella discussione e nello scambio di informazioni, idee e notizie, imprimendo a tali processi forme che, per la loro velocità, appaiono come assolutamente innovative nella storia.

Grazie alla capacità di sovvertire le tradizionali vie di comunicazione e facilitando il compito dei cittadini nel collaborare, coordinarsi e nel dare voce alle loro istanze, i social network sono stati utilizzati da manifestanti, attivisti politici e giornalisti per organizzarsi o per condividere contenuti, quali testi, immagini, brevi video, che altrimenti sarebbero stati censurati dai normali canali di informazione.

Quando si parla di social network, si fa espressamente riferimento soprattutto, sia per importanza mediatica sia per numero di utenti, a due siti internet in particolare, Twitter e Facebook. Il primo, fondato nel 2006, dà la possibilità ai suoi utenti di comunicare fra di loro al fine di scambiare e condividere informazioni istantaneamente, con messaggi, entro un massimo di 160 caratteri, definiti "Tweet", che significa "cinguettio". La sua straordinaria popolarità è testimoniata dagli oltre 200 milioni di account individuali che generano circa 190 milioni di Tweet al giorno e 1,6 miliardi di ricerche. Facebook è stato, invece, lanciato nel 2004. Questo canale consente agli utenti di creare un profilo personale tramite il quale è possibile interagire con i profili di amici e conoscenti, con la possibilità di creare gruppi di interesse organizzati secondo i criteri più disparati. Facebook è il più comune e popolare fra i social network utilizzati nel Mondo arabo, con un numero complessivo di utenti che si aggira intorno ai 30 milioni di persone. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

La Primavera araba: cause e sviluppi

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Informazioni tesi

  Autore: Myriam Bourahla
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Sassari
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere
  Corso: Mediazione linguistica e culturale
  Relatore: Giuseppe Contu
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 80

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