Partiti e movimenti antipolitici nell'Italia degli anni Novanta
Esiste un’antipolitica di destra e una di sinistra?
In questa antipolitica [ndr di sinistra] che chiede maggiore trasparenza, una democrazia più dal basso presumendo la maggiore moralità del popolo rispetto alla politica che li ha traditi possiamo osservare però che molte delle proposte avanzate da alcuni di questo movimenti, come quella di maggiore democraticità di alcune istituzioni internazionali formulata dal movimento No-new Global o quella di maggiore moralità nei comportamenti politici formulata dai Girotondi sono proposte impolitiche perché come ricorda Donolo (2000) queste proposte tendono a decostruire le istituzioni per ridarle maggiore purezza e democraticità.
Inoltre in questo tipo di antipolitica si può riscontrare una analogia con l’antipolitica, segnalata da Viola (2000), presente nella rivoluzione francese con il giacobinismo la quale tenta di ritrattare le regole del gioco per riportare la politica verso una connotazione più pura (ibidem). Analogie le possiamo trovare anche in Schedler (1997a), quando parla della corrente di pensiero dell’antipolitica morale che protesta contro la politica per riportarla o ammantarla di principi morali originari ritenuti assoluti e inamovibili.
Per quanto concerne la tendenza antipolitica definibile di destra possiamo ritrovare quei richiami all’efficienza, al decisionismo e ad uno Stato meno ingerente e più residuale, qui la corrente antipolitica che sembra più vicina è quella liberale che afferma la centralità dell’individuo contro le prerogative sociali che limitano le sue potenzialità e la sua libertà, ponendo lo Stato in una funzione marginale di arbitrato (Schedler 1997a).
Possiamo quindi asserire che l’antipolitica dei nostri tempi comunque collocata non presenta particolari novità rispetto a esperienze passate o correnti di pensiero già presenti è solo che oggi ci troviamo in un periodo in cui l’antipolitica ha preso il sopravvento e si è schierata sia a destra che a sinistra facendo riferimento a filoni di antipolitica diversi e opposti.
Quindi per rispondere alla domanda contenuta nel titolo di questo paragrafo, possiamo affermare che esiste un’antipolitica di destra e una di sinistra. Inoltre se ancor oggi permangono le influenze politiche della prima socializzazione politica delle coorti di generazioni come scrive Corbetta (2002) oppure, anche se più laicizzate, permangono le divisioni subculturali dell’Italia (ibidem), è ragionevole aspettarsi che anche dell’antipolitica si sviluppino tendenze diverse.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Partiti e movimenti antipolitici nell'Italia degli anni Novanta
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Informazioni tesi
Autore: | Riccardo Marconi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Paolo Turi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 118 |
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