Disostruzione delle vie aeree in età pediatrica ed RCP: analisi della conoscenza degli insegnanti della scuola primaria
Errori frequenti e vuoto formativo
Nell’emergenza conseguente all’inalazione di un corpo estraneo spesso vengono eseguite manovre non solo inutili ma addirittura pericolose.
Non serve a nulla infilare le dita nella gola del bambino allo scopo di provocarne il vomito o di voler estrarre il corpo estraneo: tali manovre possono spingere ancora più in basso l’oggetto e rappresentano, comunque, una perdita di tempo prezioso. È inutile afferrare il bambino per i piedi e scuoterlo vigorosamente a testa in giù. Non bisogna mai dare da bere al bambino perché l’acqua potrebbe entrare anch’essa nelle vie aeree peggiorando la situazione.
Anche dare dei colpi vigorosi a livello della colonna vertebrale sarebbe inutile ed alquanto pericoloso.
La caduta in dietro della lingua e la relativa occlusione delle vie aeree si previene o si risolve iperestendendo la testa del bambino poggiato supino su un piano rigido: due dita sotto la mandibola ed una mano sulla fronte aiuta a riposizionare naturalmente la lingua nel cavo orale. Interventi inutili e soprattutto dannosi per la salute del bambino sono l’afferrare la lingua con le dita per riportarla in sede o stenderlo nella posizione laterale di sicurezza: queste due manovre non risolvono il problema e non alleviano la situazione.
Altro problema grave è il tempo che intercorre tra il riconoscimento del problema e la chiamata dei soccorsi. A nulla serve chiamare un collaboratore o un collega a solo scopo di consultazione prima del 118. Il servizio di emergenza va chiamato per primo, attivandosi immediatamente con le manovre di disostruzione.
È emerso dunque un vuoto formativo inerente le manovre di disostruzione delle vie aeree e della rianimazione cardio-polmonare. Il 68% del personale docente non ha mai frequentato un corso BLS e non sembra avere intenzione di farlo, almeno nell’immediato, a fronte di un 10% che intende farlo a breve. Solo il 22% ne ha frequentato uno molto tempo addietro, ragion per cui riconosce come giusta la manovra rianimatoria di 30 compressioni e 5 insufflazioni. Dal questionario è emerso – purtroppo – che la scuola in esame non possiede un defibrillatore semiautomatico (DAE) e se anche lo avesse, il 100% dei docenti non saprebbe utilizzarlo.
Per questo risulta indispensabile l’affissione nelle singole classi e nei luoghi di attività comune di poster formativi che limitino i danni e aiutino i docenti, almeno sino all’arrivo dei soccorsi avanzati.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Disostruzione delle vie aeree in età pediatrica ed RCP: analisi della conoscenza degli insegnanti della scuola primaria
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Informazioni tesi
Autore: | Rosanna Lanzillotti |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Università degli Studi di Bari |
Facoltà: | Medicina e Chirurgia |
Corso: | Infermieristica |
Relatore: | Pio Lattarulo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 58 |
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