Proprietà salutistiche degli oli essenziali derivati da erbe e spezie
Erbe e spezie di uso comune e contenuto in componenti bioattivi
Non è ancora chiara la distinzione tra erbe ad uso culinario e spezie nella letteratura commerciale e scientifica poiché molte piante sono considerate di entrambi i tipi.
La FDA definisce generalmente una spezia come “una sostanza vegetale aromatica nel suo insieme in forma contusa o macinata, con la funzione di insaporire piuttosto che con uno scopo nutrizionale, da cui non sono stati rimossi oli volatili o altri principi aromatizzanti”.
Malgrado questa definizione, erbe e spezie non sono studiate solo come prodotti intatti ma vengono esaminati anche i loro componenti attivi. Le interpretazioni delle ricerche spesso sono complicate dal fatto che questi componenti si ritrovano frequentemente in molte altre piante e prodotti oltre alle erbe e le spezie. [...]
Nell’approccio allo studio e nelle ricerche effettuate in questo campo, la valutazione delle bioattività del prodotto naturale può condurre a risultati fuorvianti e contraddittori quando è effettuata l’analisi in assenza di una caratterizzazione chimica adeguata dei componenti.
Anche se la fonte botanica è univocamente identificata, prodotti naturali come gli oli essenziali possono essere molto variabili nella composizione a causa della loro suscettibilità a fattori ecologici, ontogenetici, climatici, post raccolta e genetici.
Per una pianta possono esistere molte cultivar e varietà, e si possono riscontrare differenti chemiotipi anche all’interno di singole cultivar.
Per chemiotipo s’intende una diversità intraspecifica, ovvero quando all’interno di una stessa specie esistono vari individui apparentemente identici ma dal punto di vista della loro composizione chimica, e quindi dei loro effetti terapeutici, sono molto differenti. I chemiotipi sono il prodotto dell’adattamento a varie condizioni ambientali in cui la stessa specie può trovarsi a crescere: la specifica produzione chimica permette alla pianta di sfruttare meglio il terreno, difendersi da parassiti e resistere a malattie.
Come si vedrà in seguito, gli oli essenziali sono identificabili in base al nome botanico latino e distinti col chemiotipo, quando è presente, ossia ai componenti chimici prevalenti in quella specie botanica, che determinerà un’ azione specifica ed anche un prezzo diverso.
È indispensabile una completa caratterizzazione del prodotto naturale per stabilire una correlazione adeguata tra proprietà farmacologiche ed il profilo fitochimico.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Proprietà salutistiche degli oli essenziali derivati da erbe e spezie
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Informazioni tesi
Autore: | Eleonora Ferrari |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Parma |
Facoltà: | Farmacia |
Corso: | Farmacia |
Relatore: | Gerardo Palla |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 67 |
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