Caratterizzazione dei consumi elettrici di siti di Poste Italiane. Analisi dei profili di prelievo, audit preliminari, ed interventi di efficientamento energetico proposti
Energy management
In Poste Italiane, l'Energy Management rappresenta la naturale evoluzione in una funzione aziendale del Progetto Speciale Energia. Essa ha come compito la gestione degli asset energetici aziendali nel loro complesso.
In generale, non esiste una definizione univoca dell'Energy Management, che descriva questa attività in tutta la sua organicità, per cui nel seguito ne verranno riportate alcune:
"Giudizioso ed efficiente utilizzo dell'energia al fine di massimizzare i profitti e migliorare la posizione competitiva";
"Strategia di regolazione ed ottimizzazione dei consumi energetici facendo leva sui sistemi e sulle procedure".
Nella prima definizione vengono messi in risalto un paio di aspetti e cioè:
- La massimizzazione dei profitti;
- Il miglioramento della posizione competitiva.
Incrementare i profitti il più possibile significa ridurre le voci di costo; ciò pone l'accento sul ruolo determinante che coprono gli oneri derivanti dall'energia all'interno del quadro dei costi sostenuti da un'azienda.
Il miglioramento della posizione competitiva si inserisce in un contesto ancora più ampio, che vede l'azienda in grado di gestire i consumi energetici con grande flessibilità e pronta a reagire, in maniera rapida ed indolore, ai cambiamenti di scenario. Si pensi ad esempio a misure e normative restrittive, o comunque penalizzanti, connesse con le problematiche ambientali.
Nella seconda definizione emerge il seguente aspetto:
- Riduzione di perdite e sprechi energetici (saving).
In questo caso l'accento è posto sull'efficienza degli specifici sistemi utilizzatori di energia. L'obiettivo è quindi da un lato quello di puntare su sistemi efficienti, e dall'altro di inserirli in un contesto energy saving, senza avere ripercussioni su altri costi, mantenendo il medesimo standard qualitativo.
Il settore industriale ha affrontato in Italia il tema come una questione strategica sin dalle prime fasi della liberalizzazione, mentre quelli terziario e pubblico hanno acquisito sufficiente consapevolezza di quanto questo tema sia centrale e di impatto sulle performance aziendali soltanto negli ultimi anni.
Il ruolo dell'Energy Manager
Il responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia o Energy Manager, è una figura introdotta in Italia dall'articolo 19 della legge 10/1991 che ne rende obbligatoria la nomina per le aziende del terziario e del settore industriale che abbiano consumi annui complessivi, portando in computo sia le fonti primarie che i vettori energetici, superiori rispettivamente a 1.000 e 10.000 tonnellate equivalenti di petrolio.
La legge non stabilisce oneri operativi precisi, ma esclusivamente competenze di carattere "filosofico", per cui l'adempimento dei compiti si differenzia a seconda del settore di riferimento dell'azienda. I soggetti che superano tali livelli di consumo energetico, sono obbligati a presentare, entro il 30/04 di ogni anno, una dichiarazione comprovante la valutazione accurata dei flussi energetici interni (bilancio energetico), relativa all'anno precedente, contestuale al nominativo del tecnico incaricato. Questa dichiarazione va indirizzata alla FIRE, Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia, che si occupa di raggrupparle ed inviarle al Ministero per lo Sviluppo Economico. Ciò comporta la possibilità di accedere a finanziamenti agevolati e incentivazioni per eventuali interventi di risparmio energetico.
In generale, un Energy Manager deve perseguire i tre principi fondamentali che sono alla base dell'Energy Management, riassumibili in:
- Dotarsi di energia al costo più basso possibile;
- Utilizzare sempre la tecnologia più appropriata dal punto di vista energetico;
- Minimizzare le perdite e gli sprechi di energia all'interno del sistema.
Perseguire tali principi sottintende il padroneggiamento di un complesso insieme di nozioni e capacità. Tra queste, la conoscenza del mercato dell'energia e la capacità di gestire adeguatamente i rapporti con i fornitori; la conoscenza di tecniche analitiche per la valutazione dei consumi energetici; la capacità di gestire i progetti per l'implementazione delle misure di efficientamento e la conoscenza di metodi di analisi finanziaria degli investimenti; la conoscenza tecnica dei sistemi energetici moderni e di autoproduzione energetica.
E' demandato all'Energy Manager l'individuazione di interventi di efficientamento energetico, mentre la realizzazione degli stessi viene generalmente affidata a società di servizi energetici terze.
Il successo di un Energy Manager non riguarda soltanto la capacità tecnica, che comunque deve essere adeguata per analizzare ed implementare le possibilità di risparmio energetico. Esso dipende anche dalla condivisione, a livello di vertice aziendale, del suo ruolo, nonché nella realizzazione di un sistema di controllo degli asset energetici aziendali in grado di fornire informazioni continue sul livello di utilizzo degli stessi e, non ultimo, un piano strategico ben delineato.
La gestione energetica in Poste Italiane
Nell'Aprile del 2004 Poste Italiane ha deciso di varare il "Progetto Speciale Energia", finalizzato al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- Individuazione di politiche e linee guida per l'utilizzo razionale delle risorse energetiche;
- Proposizione di interventi gestionali e strutturali finalizzati a ridurre i consumi energetici;
- Adempimenti normativi del settore.
Nell'ambito di tale progetto viene nominato come Energy Manager, l'Ing. L. Blasi, ottemperando quindi a quanto previsto dall' articolo 19 della legge n. 10/1991.
Inizialmente la funzione PSE è riferita al Direttore di DCIA (Direzione Centrale Immobili e Acquisti), mentre successivamente (Settembre 2004) viene spostata in ambito DAFC (Direzione Amministrazione Finanza e Controllo), mantenendo le stesse prerogative, per fornirle una visione più trasversale rispetto all'azienda.
Il successo delle attività del Progetto Speciale Energia (PSE), completato dal Master Plan per l'utilizzo degli asset energetici in Poste Italiane, trasforma nel Dicembre 2005 il PSE nella funzione aziendale di Energy Management, confermandone la responsabilità all'Ing. L. Blasi. Tale funzione aziendale, di nuovo alle dirette dipendenze del Direttore DCIA, allarga le sue competenze all'intero gruppo Poste Italiane, dovendo garantire una serie di risultati.
Gli obiettivi che si propone l'Energy Management riguardano le attività di misurazione e profilazione energetica dei centri aziendali di consumo, individuandone le fonti di risparmio durevoli; l'emanazione di politiche di acquisto e gestione delle risorse energetiche basate sul governo della risorsa e finalizzate ad un utilizzo efficace delle opportunità offerte dal mercato;
l'emanazione di metodologie e linee guida in materia di risparmi energetici; la valutazione economica per l'adesione a consorzi per l'aggregazione della domanda di fonti energetiche; il lancio di iniziative volte a conseguire risparmi energetici incentivati dalla normativa in vigore.
Nel Maggio 2006, la costituzione in Poste Italiane del Progetto sulla Responsabilità Sociale d'Impresa, vede la funzione Energy Management coinvolta nel tavolo di sostenibilità ambientale assieme alle funzioni di Security and Safety e di gestione della Flotta Logistica. Nell'Agosto 2006 la funzione EM confluisce nella costituenda struttura di gestione del Patrimonio Immobiliare, sempre collocata nella Direzione Centrale CFO (Chief Financial Office – ex DAFC).
Nell'Ottobre 2006 viene declinata l'articolazione della struttura PI e viene confermata in questo ambito la presenza di una struttura di Energy Management con competenze allargate, soprattutto di tipo gestionale, rispetto a quelle che possedeva in ambito DCIA.
Con la trasformazione del Patrimonio Immobiliare in Direzione Centrale Real Estate, a partire dall'Agosto 2006, l'Energy Management confluisce in questa struttura e il suo responsabile riporta direttamente al Direttore Centrale Real Estate che ha anche la carica di Vice Presidente.
Una ulteriore trasformazione è avvenuta nell'Ottobre 2007 quando, oltre alle attività consuete, la struttura di Energy Management è stata chiamata a costituire il nucleo centrale di un nuovo soggetto aziendale (Società per Azioni) che prende il nome di Poste Energia.
Come detto, uno dei primi compiti del Progetto Speciale Energia, fu la redazione di un Master Plan Energia, come tentativo di fornire una risposta alle problematiche di cui si è fatto cenno in precedenza. In esso viene evidenziata l'importanza connessa alla raccolta e all'analisi dei dati di prelievo energetico, attraverso la creazione di uno specifico applicativo denominato S.F.IN.G.E (Sistema di flussi integrato per la gestione energetica) e si provvede all'integrazione dell'EM con altre funzioni aziendali (COO, CIO, CFO-Lavori, ecc.), direttamente impegnate nella progettazione, conduzione, gestione, implementazione e manutenzione di strutture, oltre che nelle attività di comunicazione, formazione ed informazione del personale.
Questo brano è tratto dalla tesi:
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Informazioni tesi
Autore: | Vincenzo Carrarini |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Roma Tor Vergata |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria meccanica |
Relatore: | Paolo Coppa |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 125 |
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