Emozione ed Espressione: tra funzione e contesto; l’importanza della loro comunicazione
Emozioni negative o manifestazioni negative?
Come già affermato nel precedente paragrafo “esprimere le proprie emozioni(42)”, grazie al lavoro darwiniano, si è riconosciuto che l’espressione emotiva ha una sua certa utilità in quanto consente, da parte dell’individuo, l’espressione di un bisogno, di un disagio o di una motivazione ad agire, consentendogli un pieno raggiungimento del proprio benessere psico-fisico(43) ed un ottimo livello di adattamento all’ambiente. Difatti, la manifestazione esterna dell’esperienza emotiva è il risultato di un processo attivo di elaborazione e costruzione delle informazioni provenienti dal contesto e dal corpo, guidato dalla mente. Da ciò si evince che “rabbia, paura, disgusto non rappresenterebbero, dunque, brutte sensazioni da respingere, ma elementi di cui il nostro sistema mente-corpo abbisogna, come fattori che influenzano positivamente il sistema immunitario(44)” ed utili alla sopravvivenza. Di conseguenza, nessuna emozione può essere considerata totalmente negativa, soprattutto a livello di contenuto, in quanto la sua apparizione si fa sempre carico di utilità. Ciò che c’è di negativo, piuttosto, potrebbe essere, delle volte, una sua scarsa elaborazione e regolazione che potrebbe sfociare o in episodi di elevate sbornie emotive con conseguenti manifestazioni esose e violente, oppure potrebbe rilevarsi in casi di completa dissociazione o negazione dell’emozione stessa. Difatti, gli ipotetici risvolti negativi, prodotti sull’organismo da emozioni come rabbia e paura, devono essere attribuiti all’inadeguatezza delle strategie regolatrici adottate per far fronte a tali emozioni (Bonfiglioli e Ricci Bitti, 2009)(45). Inoltre, la regolazione emotiva non riguarda solamente il processo di espressione emotiva, ma anche quello di comunicazione emotiva. Ricci Bitti (1998), per meglio comprendere questo concetto, opera una distinzione tra espressione emotiva, che si realizza a livello non verbale coinvolgendo l’espressività facciale ed il tono vocale, e comunicazione emotiva volontaria, che riguarda proprio il parlare di ciò che si avverte e si sente emotivamente, in termini simbolici e proposizionali(46).
Di conseguenza, mentre l’espressione emotiva è parte integrante del processo di regolazione emotiva in atto, in quanto avviene in compresenza dell’evento emozionale, la comunicazione circa le proprie emozioni avviene in differita agendo sugli effetti delle risposte emozionali già avute e permettendone una loro più chiara analisi.
(42) Capitolo 1, paragrafo 1.2, pagina 8.
(43) Il concetto di “Benessere psico-fisico” deve la sua origine al passaggio dal modello biomedico a quello biopsicosociale, proposto da Engel nell’articolo “The need for a new medical model: A challenge for biomedicine”, pubblicato sulla rivista “Science” nel 1977.
(44) Citazione presa dalle dispense del Corso di Psicologia della Salute e del Benessere a cura della prof.ssa E. Miragliotta, A.A. 2017-2018.
(45) L. BONFIGLIOLI, P.E. RICCI BITTI, O. MATARAZZO (a cura di), V.L.
ZAMMUNER (a cura di), “Regolazione delle emozioni e salute”, in “La regolazione delle emozioni”, Bologna, il Mulino, 2015, Cap. VIII.
(46) P.E. RICCI BITTI, P.E. RICCI BITTI (a cura di), “Le emozioni e la loro esteriorizzazione”, in “Regolazione delle emozioni e arti-terapie”, Roma, Carocci, pagg. 15-28.
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Emozione ed Espressione: tra funzione e contesto; l’importanza della loro comunicazione
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Informazioni tesi
Autore: | Danila Cimboli |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2019-20 |
Università: | UniCusano - Università degli Studi Niccolò Cusano |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Scienze e tecniche psicologiche |
Relatore: | Calogero Lo Destro |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 69 |
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