Fragilità emotiva e disagio psicologico: confronto tra popolazione psichiatrica e soggetti sani
Emozione e schizofrenia
Le disfunzioni nell’affettività sono un aspetto critico nella Schizofrenia e spesso precedono l’esordio del disturbo stesso (Kwapil, 1998; Walker & Lewine, 1990) e sono associate con una serie di disturbi sociali e professionali (Blanchard et all., 1998, Cohen et all., 2005). In una recente meta-analisi di studi, che hanno esaminato la reattività emozionale nei pazienti schizofrenici nel corso di valutazioni di laboratorio, Cohen e Minor (2010) hanno rilevato che, anche se i pazienti schizofrenici non differivano dai soggetti di controllo nelle reazioni affettive soggettive piacevoli agli stimoli evocativi, segnalavano comunque una forte co-occorente reazione emotiva spiacevole.
Questo effetto è stato osservato in risposta ad una vasta gamma di stimoli positivi e neutri, e ciascuno degli undici studi presenti in questa meta-analisi supportano l’idea che una maggiore affettività negativa, e al contrario una riduzione dell’affettività positiva (anedonia), è il dominio principale dell’esperienza affettiva negli schizofrenici.
In un altro studio, in cui è stato utilizzato un approccio particolare per comprendere l’esperienze emotive attraverso una modalità self-report, Choen e colleghi (2009) hanno esaminato l’espressione lessicale di individui durante un esercizio narrativo in laboratorio. In particolare, i partecipanti sono stati invitati a discutere i ricordi positivi, negatici e neutrali della loro vita. Il discorso è stato trascritto e analizzato, attraverso un sistema di conteggio parole utilizzato per capire l’emozioni e tutta una serie di problematiche psicologiche, ed è stato validato come metodo per misurare l’espressione verbale delle emozioni ( Bantam & Owen, 2009; Kahn, 2007).
I pazienti affetti da schizofrenia che erano stati classificati clinicamente con presenza di anedonia, sulla base delle informazioni che erano a disposizione (self-report e cartelle cliniche), i pazienti con schizofrenia, ma senza anedonia, e i controlli sono stati confrontati sulla percentuale del totale delle parole che avevano una valenza piacevole (ad esempio amore e allegria) e spiacevole (es. uccidere e male). I pazienti che presentavano anedonia, hanno mostrato un aumento drammatico delle parole che esprimevano emozioni sgradevoli quando richiesto di parlare di ricordi piacevoli della loro vita rispetto agli altri due gruppi, ma allo stesso tempo a questa tendenza non corrispondeva una riduzione delle emozioni positive.
Da questi risultati emerge che l’anedonia riflette una povera regolazione delle emozioni negative, ma non un deficit nell’affettività positiva. Un sostegno della teoria del deficit di regolazione emotiva viene da uno studio di Trémeau e colleghi (2009), in cui vengono esaminate le valutazioni soggettive ad una varietà di stimoli positivi e negativi da parte di un campione composta da un gruppo di pazienti schizofrenici e un gruppo di soggetti sani. I soggetti affetti da schizofrenia riportavano livelli anormalmente elevati emozioni contrastanti, più emozioni negative agli stimoli positivi e più emozioni positive agli stimoli negativi, rispetto al gruppo di controllo.
Inoltre, la presenza di anedonia era significativamente associata con punteggi negativi in presenza di stimoli piacevoli. E’ degno di nota il fatto che un anormale, alta emotività negativa evocata da stimoli positivi risulta essere associata con una serie di variabili cliniche, come ad esempio una maggiore gravità della malattia globale e una compromissione generale della qualità di vita.
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Fragilità emotiva e disagio psicologico: confronto tra popolazione psichiatrica e soggetti sani
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Informazioni tesi
Autore: | Manuela Bianchi |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia Clinica |
Relatore: | Paola Gremigni |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 80 |
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