Associazione di tipo mafioso e Sacra Corona Unita. Analisi della giurisprudenza relativa al fenomeno mafioso nel territorio salentino

Le finalità tipiche dell’associazione di tipo mafioso, elencate al terzo comma dell’art. 416 bis c.p., sono tassative e alternative tra loro, nel senso che si configura reato di associazione di tipo mafioso anche in presenza di una sola di dette finalità e, nel caso in cui si realizzino più finalità contemporaneamente, non si configura pluralità di reati.
La norma richiede la necessaria realizzazione di almeno uno degli scopi indicati dalla legge?
Anche se non sarebbe in contrasto con il tenore letterale della norma, rispondere in senso affermativo significherebbe aggiungere un elemento non presente nella formulazione della norma: essa, infatti, richiede, come elemento costitutivo del fatto di reato, solo l’uso della forza di intimidazione, non anche la realizzazione dello scopo.
Da qui deriva che il reato si configurerebbe anche se l’affiliato non riuscisse, per qualche motivo, a raggiungere lo scopo prefisso dall’associazione (ad es. l’affiliato non riesce ad aggiudicarsi una gara d’appalto in cui, per effetto della forza di intimidazione e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne era derivata, risultava essere l’unico partecipante).
Gli scopi che l’associazione di tipo mafioso può perseguire sono i seguenti:
La finalità di commettere delitti: coincide con la finalità propria dell’associazione per delinquere semplice e ciò significa che, in presenza di questa sola finalità, l’associazione di tipo mafioso può considerarsi come figura speciale del delitto di associazione per delinquere (caratterizzata, in aggiunta rispetto a quest’ultimo, dall’uso del metodo mafioso). L’espressione “commettere delitti” contenuta nell’art. 416 bis c.p. corrisponde, infatti, all’espressione “commettere più delitti” contenuta nell’art. 416 c.p.
Tale finalità prevede genericamente, senza specificarli, la commissione di una pluralità di delitti-scopo. Tali delitti sono quelli caratterizzati dall’uso strumentale della violenza morale (estorsione, violenza privata, ecc.), che possono considerarsi impliciti nell’apparato strutturale dell’associazione di tipo mafioso e come tali in grado di riverberarsi su tutte le finalità dell’associazione, fornendo, in particolare, la prova della prima delle finalità previste dalla norma, quella di commettere delitti. Infatti, mentre per l’associazione semplice, l’accertamento della struttura organizzativa non comporta in automatico la dimostrazione del programma criminoso, per l’associazione qualificata, la prova dell’apparato strutturale costituisce di per sé un indizio di prova del programma di delinquenza o addirittura, può costituire la prova sufficiente di un programma di delinquenza “minimale” che contempli solo i reati di minaccia e di violenza privata. Un programma eventualmente più ampio non potrà essere presunto ma dovrà essere, in ogni caso, provato. Da qui possiamo dedurre che la finalità di commettere delitti è solo apparentemente alternativa rispetto alle altre finalità, ma in realtà è necessariamente presente nel programma delinquenziale “minimale”.