Il trattamento psicoeducativo nell'autismo: Denver Model e ABA a confronto

Nelle Linee Guida 21 l’ABA è tra i trattamenti consigliati e raccomandati poiché risulta essere tra i più comprovati, per effetti positivi, nei numerosi studi internazionali che ne testimoniano l’effetto positivo nelle disabilità psico-sociali e comunicative causate dal disturbo dello spettro autistico.
È il testo attualmente in vigore in Italia, ed è nato proprio per fornire delle linee di indirizzo per gli operatori e per le famiglie, in relazione alla moltitudine di offerte terapeutiche adottate oggi per i DSA.

In circa dieci pagine il Ministero della Salute elenca i risultati di numerosi studi scientifici comparativi, che hanno offerto dati statistici inequivocabili riguardo l’efficacia del metodo ABA di Lovaas, e sono tutti studi basati sull’evidenza scientifica (“evidence-based”).
Dopo aver elaborato un’accurata analisi dei dati disponibili, le Linee Guida 21 considerano l’ABA, il trattamento più raccomandato, tra tutti quelli che hanno un approccio cognitivo comportamentale.
E risulta essere, nella tabella finale, soprattutto il metodo più studiato, per il quale, in circa trent’anni, sono stati svolti numerose ricerche di verifica dell’efficacia, che lo pongono fra i più conosciuti e convalidati.

Dallo studio di Lovaas del 1987 ad oggi, la ricerca sulla validità degli interventi rivolti ai DSA è stata costante e si è sviluppata a livello Internazionale.
I risultati degli studi sono riportati nelle Linee Guida pubblicate dagli organi governativi italiani, che come si è visto considerano i trattamenti ABA fra i più efficaci.
E oltre agli Enti preposti, una particolare attenzione ai risultati delle ricerche è anche quella delle numerose associazioni di famiglie che negli ultimi anni sono sorte a tutela dei soggetti con DSA e a sostegno dei loro nuclei familiari, che valutano l’ABA e gli altri trattamenti in un’ottica diversa, che è quella basata sulle esperienze personali.