Basket - Yoga - Tai Chi per migliorare gli aspetti motori, cognitivi e relazionali nei bambini con Sindrome di Down

Effetti dell'attività motoria su Sindrome di Down e ADHD, in particolare: Basket, Tai Chi e Yoga

Per attività motoria si intende qualsiasi movimento volontario del corpo prodotto dall'azione muscolare che a sua volta comporta una spesa energetica. La spesa energetica può essere misurata in due modi:

1. VO2max è il massimo consumo di ossigeno. “V” non indica un volume nel senso stretto del termine ma esprime una quantità in ml al minuto. Esso si raggiunge quando, aumentando l'intensità dell'esercizio, il consumo suddetto non cambia.

Viene usato in percentuale per indicare l'intensità dell'esercizio stesso.

2. MET cioè Metabolic Equivalent Task o equivalente metabolico. È l'energia che l'organismo, di un soggetto del peso di 70 kg, spende per mantenere le attività fondamentali in situazione di riposo al minuto ad una temperatura di 37 gradi.

1 MET=1 kcal/kg/ora (1 kcal all'ora) pari a 3,5 ml di ossigeno al minuto per chilo di peso corporeo.

L'esercizio fisico determina una serie di modificazioni vantaggiose a carico dell'organismo ed agisce anche a livello psichico, influenzando molti comportamenti di coloro che lo praticano. Nel dettaglio avremo quindi variazioni a carico di:
- tono dell'umore,
- ossa, muscoli, apparato cardio-vascolare.

Tono dell'umore

L'attività fisica, come è noto, agisce sulla qualità della vita, migliorando drasticamente il tono dell'umore. Logicamente essa deve essere programmata con professionalità e ben individualizzata, soprattutto lavorando con bambini affetti da Trisomia 21.

Con loro infatti è confermato il concetto che un'attività troppo intensa è controproducente perché invece di apportare benefici aumenta lo stress e di conseguenza li porta a fermarsi, isolarsi ed a non seguire più le indicazioni dell'istruttore. Dopo di che diventa molto arduo riuscire a coinvolgerli nuovamente nell'attività proposta.

Generalmente il nostro corpo, per la precisione le ghiandole surrenali, producono i cosiddetti ormoni dello stress, le catecolamine, quando si trova nella situazione di “fight or flight” cioè “combatti o fuggi”.

L'esercizio fisico aiuta a controllare la secrezione di questi ormoni perché stimola l'ipofisi a liberare endorfine che, oltre ad avere un indiscusso effetto analgesico, agiscono anche sul tono dell'umore.