La radioattività nelle acque destinate al consumo umano nella Regione Toscana
Effetti Biologici delle Radiazioni Ionizzanti
La mole di studi sistematici sugli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti effettuati nei primi 3 decenni del XX secolo mise in guardia gli scienziati di tutto il mondo su questa tematica.
Successivamente, con lo sviluppo degli armamenti nucleari (progetto USA “Manhattan”, e successivi), apparì evidente che l’unico provvedimento efficace nel limitare gli effetti biologici avversi derivanti l’introduzione della radioattività nel corpo umano era quello di non introdurne affatt.
La questione è estremamente complicata, la cui trattazione esaustiva va al di là degli obbiettivi del presente lavoro, nel quale però, a proposito dell’argomento trattato mi limiterò a descrivere a grandi linee i meccanismi di stress ossidativo radioindotto da contaminazione interna e da irraggiamento esterno, le vie metaboliche dei più comuni radionuclidi e gli effetti immediati, tardivi ed ereditari conseguenti l’esposizione a medie ed alte dosi di radiazioni ionizzanti.
Posso dire fin da ora che la disciplina delle conseguenze biologiche all’esposizione di basse dosi non verrà trattata, per il motivo precedentemente descritto, e per il fatto che esse devono tenere conto di altre variabili individuali ascrivibili ad ogni singolo essere umano, come la predisposizione genetica alla più varia possibilità di carcinogenesi, la dose assorbita dal fondo naturale del luogo di nascita e del vissuto, l’excursus di conduzione della vita, uso di sostanze che possono indurre gravi problemi di salute (tabacco, alcool, alimentazione eccessiva e non varia), poco esercizio fisico, diabete, stress e problemi psichiatrici etc..; in cui l’esposizione alle basse dosi può influire in varia misura, ma che non necessariamente porti ad un exitus maligno.
Gli effetti biologici delle radiazioni direttamente o indirettamente ionizzanti sono la conseguenza del passaggio di una radiazione corpuscolare o elettromagnetica nel tessuto e/o organo biologico dove, cedendo tutta o parte della sua energia crea processi di ionizzazione e/o eccitazione degli atomi costituenti la zona irradiata.
L’esposizione alle radiazioni direttamente ed indirettamente ionizzanti deve essere suddivisa in
- irradiazione esterna, dove il corpo umano viene investito dalla componente radiativa in questione, che cessa con la schermatura della sorgente o diminuisce in base alla distanza da essa;
- contaminazione interna, dove il corpo umano è costantemente bersaglio delle radiazioni provenienti da radionuclidi introdotti al suo interno, decrescente in base all’ emivita effettiva, combinazione delle emivite fisica e biologica, radionuclide dipendente.
Irradiazione esterna
Con irradiazione esterna s’intende appunto quel processo nel quale la componente radiativa proveniente dall’esterno del corpo umano, interagisce con esso sulla sua superficie intera (tessuti e organi) o solo su una parte di essa, provocando effetti biologici micro-meccanici di rottura legami chimici intra ed intermolecolari, e/o di ionizzazione (diretti) o di stress ossidativo (indiretti).
Nonostante il vero ruolo dell’eccitazione (conseguente vibrazione molecolare/atomica) nella produzione del danno biologico non sia molto chiaro ad oggi, possiamo con certezza descrivere gli effetti diretti ed indiretti delle radiazioni direttamente ed indirettamente ionizzanti. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
La radioattività nelle acque destinate al consumo umano nella Regione Toscana
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Informazioni tesi
Autore: | Gianni Nocchi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Farmacia |
Corso: | T.A.S.A. (Tossicologia Analitica Socio-Ambientale) |
Relatore: | Filippo Minutolo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 206 |
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