Differenze di genere nel gioco
Educare alla differenza: la ricerca sul gioco di bambine e bambini
Nonostante la maggior parte degli studi evolutivi trascuri di segnalare differenze di stile cognitivo e sociale di bambini e bambine, quelli relativi al gioco si prestano più di altri a far emergere peculiarità in questo senso.
Il gioco è infatti un campo di osservazione privilegiato in quanto, per la spontaneità che lo contraddistingue,costituisce un contesto nel quale è possibile osservare,in una sorta di laboratorio naturale, tendenze evolutive, stili individuali e peculiarità attinenti a gruppi di soggetti particolari, diversi per età, provenienza socio-culturale, sesso.
In relazione all’idea che l’attività ludica, sia nei contenuti che nel modalità di esecuzione, subisca dei cambiamenti in rapporto allo sviluppo di capacità cognitive e sociali(linguaggio, pensiero, ecc.), la variabile più esplorata in tali studi è quella riferita all’età, ma anche altri elementi mancano di essere riconosciuti come fattori che possono avere un’influenza sulle modalità e le capacità del giocare,in particolare le variabili socio-culturali e quelle sessuali.
L’enfasi sull’uno o l’atro di tali fattori è spesso connessa all’inquadramento teorico adottato come background di riferimento: psicologia sociale, psicologia dell’età evolutiva, etologia, modelli psicoanalitici costituiscono gli sfondi teorici più utilizzati sulla cui base vengono definiti ambiti e fuochi di ricerca privilegiati.
La scelta dell’una o dell’altra prospettiva implica una maggiore o minore accentuazione del dato biologico rispetto a quello culturale e, in ogni caso, suppone una griglia interpretativa che renda conto dell’intreccio delle diverse variabili in gioco; tale scelta definisce anche il fuoco di interesse e l’oggetto di indagine: in alcuni casi si tratta del comportamento ludico in quanto tale, di cui si ricercano cotanti e varianti; in altri i comportamenti e gli atteggiamenti ludici sono considerati indicatori di altri fenomeni; in altri il gioco è osservato in quanto palestra di abilità intellettuali e sociali di cui si intende verificare il declinarsi nei comportamenti di gruppi di soggetti dalle caratteristiche diverse. Gli studi differiscono anche dal punto di vista delle metodologie utilizzate per raccogliere i dati, i quali, per questo motivo, sono difficilmente confrontabili dando adito in qualche caso a risultati e a interpretazioni contrastanti. Il setting è talora "naturale": i bambini vengono osservati nell’ambito della scuola frequentata,nelle situazioni di gioco abituali e con compagni conosciuti; in altri casi l’ambiente è "artificiale" - e le condizioni di gioco sono intenzionalmente manipolate.
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Differenze di genere nel gioco
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Informazioni tesi
Autore: | Francesca Carallo |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi del Salento |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Scienze dell'educazione e della formazione |
Relatore: | Elisa Palomba |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 43 |
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