La riqualificazione energetica degli edifici del Parco del Curone: identificazione di un caso rappresentativo, analisi delle alternative di intervento e valutazione degli effetti sul territorio.
Edifici a zero energia
Per edificio a energia quasi zero si intende un “[…]edificio ad altissima prestazione energetica, determinata conformemente all’allegato I. Il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo dovrebbe essere coperto in misura molto significativa da energia da fonti rinnovabili, compresa l’energia da fonti rinnovabili prodotta in loco o nelle vicinanze[…]”. Questa definizione è presa dalla direttiva 2011/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia.
Con tale direttiva l’Unione Europea promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici all’interno dell’Unione, per il raggiungimento degli obiettivi al 2020, che consistono in:
1. Aumentare del 20% l’efficienza energetica degli edifici
2. Diminuire del 20% le emissioni di gas serra
3. Assicurare la copertura del 20% del consumo energetico da fonti rinnovabili.
Ciascun stato membro, noti i requisiti minimi dati dalla direttiva europea, tenendo conto delle condizioni locali e climatiche, elaborerà una procedura di calcolo e degli standard che permettano di raggiungere gli obiettivi prefissati.
All’interno della comunità scientifica non è ancora possibile però individuare una definizione di edificio a zero energia condivisa da tutti. Per questo nel seguente progetto è stato deciso di seguire le direttive date dalla norma europea e di cercare quindi di coprire i fabbisogni di energia primaria di Ca’ Soldato con fonti rinnovabili e, in particolare, con solare termico e fotovoltaico, mantenendo invariate le caratteristiche ipotizzate per il caso della casa passiva(involucro,ventilazione e schermature solari).
Per quanto riguarda l’impianto termico si è scelto di mantenere la soluzione con coppi termici, così da rispettare i vincoli ambientali imposti a Ca’ Soldato, utilizzandoli sia per la produzione di ACS sia per l’integrazione al riscaldamento. Anche in questo caso il sistema di emissione per il riscaldamento è stato scelto a bassa temperatura.
Per il dimensionamento dell’impianto fotovoltaico, invece, è stato preso in considerazione il calcolo del fabbisogno di energia elettrica per l’illuminazione fatto in precedenza, risultato pari a 12,4 kWh/m2a.
Per garantire la copertura di questo fabbisogno con energie rinnovabili è stato utilizzato il software messo a disposizione dal JRC (Joint Research Centre), il quale permette di calcolare la produzione elettrica media annuale avendo come dati in input i dati di radiazione solare, la potenza di picco necessaria, l’esposizione dei pannelli,l’inclinazione e la loro posizione (a terra o integrati all’edificio).
Dalle simulazioni con questo programma è risultato che per garantire la copertura del fabbisogno di Ca’ Soldato per l’illuminazione sono necessari 3kWp.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La riqualificazione energetica degli edifici del Parco del Curone: identificazione di un caso rappresentativo, analisi delle alternative di intervento e valutazione degli effetti sul territorio.
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Informazioni tesi
Autore: | Giulia Fedeli |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Politecnico di Milano |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria per l'ambiente e il territorio |
Relatore: | Lorenzo Pagliano |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 217 |
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