I motivi economici della prevalenza alleata nella seconda guerra mondiale

In un periodo di forte tendenza imperialista, con il possesso di colonie vitali per l’economia dei paesi della madrepatria per l’approvvigionamento di risorse e l’allocazione di prodotti, il trasporto marittimo costituiva il nodo cruciale.

Soprattutto per la Gran Bretagna la potenza navale diveniva dunque necessaria per la protezione del commercio estero e alla salvaguardia del vasto impero coloniale. Gli Usa, invece, erano meno vulnerabili perché più distanti dai nemici e perché possedevano abbondanti risorse per la loro sopravvivenza per cui il possesso di una marina possente era condizionato dallo svolgimento della guerra in teatri lontani.

Il principale nemico della flotta britannica proveniva principalmente dai cieli. In pochi si attendevano attacchi dai bombardieri, forse perché legati ancora ad una concezione militare tradizionale. Questa impreparazione comportò perdite pesanti: nel 1940 affondarono 580.000 tonnellate di navi inglesi, nel 1941 oltre 1 milione di tonnellate. È chiaro che ci fu un errore di valutazione da parte del primo ministro inglese, Winston Churchill, il quale era convinto che le grandi navi da guerra fossero in grado di difendersi da sole contro gli attacchi aerei.

Ma questa convinzione svanì quando fu la sua aviazione ad affondare la nave tedesca Bismark, nei mari di Taranto, con solo venti biplani. Però, le minacce non provenivano solo dai cieli, ma anche dal mare stesso. Anzi, dalle profondità. Hitler, nonostante l’esiguo numero di sottomarini inviati nell’Atlantico, riuscì a infliggere pesanti perdite alla flotta britannica. La strategia principale era quello di interrompere i rifornimenti agli inglesi, creare una sorta di embargo commerciale allo scopo di isolare l’Inghilterra. L’esiguo numero di unità veniva compensato dalla conoscenza preventiva delle rotte britanniche attraverso un lavoro di crittografia dei codici nemici. Gli attacchi, inoltre, venivano realizzati di notte rimanendo in superficie per sfuggire agli strumenti di localizzazione.