Monitoraggio della popolazione di Camoscio delle Alpi (Rupicapra rupicapra rupicapra) nel parco nazionale della Val Grande
Eco-etologia e dinamica di popolazione
Diversi moduli comportamentali sono stati individuati per il camoscio delle Alpi (Krämer, 1969), questi rappresentano soprattutto forme di aggressività e di corteggiamento.
Per rafforzare la sua dominanza, il maschio adulto spesso incorna ramoscelli (horning) e deposita sulla vegetazione il secreto delle ghiandole retrocornali (marking).
Nel periodo riproduttivo, invece, i maschi rizzano il pelo, si cospargono di urina e “misurano” la recettività della femmina arricciando il labbro ed estroflettendo la lingua (lipcurl).
Per meglio capire la struttura sociale della popolazione, gli animali vanno divisi in diverse classi d’età:
• capretti: fino ad 1 anno di età;
• subadulti: di 2-3 anni;
• adulti: tra i 4 e i 10 anni;
• anziani: oltre gli 11 anni.
I camosci vivono in gruppi di dimensione e composizione variabile che vanno dalla semplice coppia femmina-piccolo a centinaia di individui (Mustoni et al. 2003).
In genere le femmine adulte vivono in branco con i piccoli dell’anno, giovani femmine e qualche maschio al di sotto dei 2 anni d’età ed i maschi subadulti si aggregano spesso in gruppetti di coetanei.
Importante è sottolineare l’estrema flessibilità di questi gruppi che variano nel tempo in base al periodo dell’anno.
I maschi adulti sono di norma solitari, si riuniscono con le femmine per la riproduzione ma, presentano due modelli comportamentali molto diversi: alcuni vagano alla ricerca di una compagna, altri controllano un territorio e si accoppiano con le femmine che vi entrano.
La dinamica di popolazione di una specie si basa sui suoi individui, sulla struttura delle classi di età e sul rapporto tra i sessi.
In una popolazione naturale il rapporto tra i sessi (sex ratio) è paritario com’è evidenziato nella Figura 4.6 ma con valori leggermente a favore delle femmine (1:1,2 fino a 1,5) (Bubenik & Schwab, 1975; Stringham & Bubenik, 1975; Tosi et al., 1986; Peracino & Bassano, 1987; Pedrotti, 1989; Rizzoli et al., 1993), che possiedono capacità di sopravvivenza superiori ai maschi (Schröder, 1971; Sägesser & Krapp, 1986), più soggetti anche a patologie da stress (Guarda et al., 1980a; Guarda & Peracino, 1987).
Questo brano è tratto dalla tesi:
Monitoraggio della popolazione di Camoscio delle Alpi (Rupicapra rupicapra rupicapra) nel parco nazionale della Val Grande
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Elisa Babbini |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi dell'Insubria |
Facoltà: | Scienze Ambientali |
Corso: | Analisi e gestione delle risorse naturali |
Relatore: | Guido Tosi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 69 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi