E-commerce, contratti telematici e smart contracts nella disciplina interna e internazionale
E-commerce nel panorama internazionale: diffusione e impatto tra le nazioni
Il fenomeno del commercio elettronico nel contesto internazionale è oggetto di crescente interesse, poiché la sua diffusione ha comportato profonde trasformazioni nelle dinamiche commerciali tra le nazioni. L'avvento e l'ampia adozione di piattaforme online, insieme ai servizi digitali connessi, hanno generato impatti significativi sul modo in cui le transazioni commerciali sono condotte a livello globale.
Questo studio si propone di esaminare dettagliatamente la portata e le implicazioni del commercio elettronico in un contesto internazionale, considerando la diversità normativa esistente nelle varie giurisdizioni. Un'analisi approfondita di tali aspetti è essenziale per comprendere appieno le sfide e le opportunità che il commercio elettronico presenta, non solo in termini di regolamentazione, ma anche per quanto concerne la tutela dei consumatori e la gestione delle controversie transfrontaliere.
La riflessione su questo tema si rivela cruciale per sviluppare approcci normativi adeguati che consentano una coesistenza armoniosa delle attività di e-commerce a livello internazionale, nel rispetto dei principi giuridici fondamentali.
Il panorama contemporaneo è innegabilmente plasmato dall'incessante progresso tecnologico. Le dinamiche della comunicazione, l'accesso alle informazioni e gli scambi commerciali sono tutti elementi profondamente trasformati dalla nascita e dall'ulteriore sviluppo della Rete. La diffusione di Internet, sia come strumento di comunicazione che come piattaforma commerciale, ha notevolmente alterato e agevolato gli scambi globali115.
L'interconnessione della Rete, che consente transazioni con un semplice click, ha ampliato significativamente gli scambi internazionali online tra imprese (business-to-business) e tra imprese e consumatori (business- to-consumer). Attualmente, la definizione di "Internet come mercato globale" è universalmente accettata e consolidata. Un segnale tangibile di questo cambiamento è evidente nel fatto che circa due miliardi di individui hanno accesso a Internet, un numero destinato a crescere, presumibilmente, a cinque miliardi entro il 2020.
Il potenziale economico derivante dall'utilizzo di Internet per gli scambi commerciali è praticamente illimitato, consentendo l'aggregazione e la globalizzazione dei mercati, aprendo nuove opportunità. Le grandi imprese, per esempio, traggono benefici evidenti dal commercio elettronico, potendo operare su mercati più ampi a costi notevolmente inferiori. D'altra parte, le piccole imprese, grazie al web, possono accedere in tempo reale alle informazioni sui prezzi del commercio, ottenendo un maggiore controllo sulle vendite. Inoltre, i Paesi in via di sviluppo traggono vantaggio dalla creazione di nuovi posti di lavoro generati da Internet.116
In questo contesto, si affronta il tema degli scambi commerciali attraverso la Rete, dando origine al cosiddetto commercio elettronico o e-commerce. Questo argomento è estremamente complesso, poiché l'instabilità e la disomogeneità del fenomeno richiedono interventi normativi per affrontarne gli innumerevoli aspetti.
Gli ordinamenti statali, spesso impreparati all'espansione rapida di questo settore, hanno faticato nel formulare regole adeguate alla sua disciplina. A livello internazionale, la situazione non è molto diversa. Sebbene l'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) abbia mostrato un costante interesse nell'e-commerce, non ha ancora fornito una regolamentazione soddisfacente. La recente conferenza ministeriale a Buenos Aires nel dicembre 2017 ha evidenziato le divergenti prospettive degli Stati, ostacolando una regolamentazione efficace e creando una situazione di stallo.117
Tuttavia, segnali positivi emergono dalla pratica più recente, in particolare dal Trade in Service Agreement e dagli accordi di libero scambio (sia bilaterali che regionali), i quali potrebbero svolgere un ruolo cruciale nello sviluppo attuale e futuro del commercio elettronico internazionale.
Sulla base di questi presupposti, l'indagine proposta si svilupperà attraverso un'analisi generale del rapporto tra commercio elettronico e OMC, con particolare attenzione alla classificazione dei prodotti (par. 1.2). Successivamente, saranno esaminati i due accordi rilevanti, ossia il GATT e il GATS. Infine, verranno presentate alcune riflessioni conclusive.118
115 A. STIANO, «Il commercio elettronico internazionale: tra crisi del multilateralismo e strumenti alternativi di regolamentazione», Diritto del commercio internazionale, 105 (1° marzo 2019), fasc. 1, pag. 1.
116 A. STIANO, «Il commercio elettronico internazionale: tra crisi del multilateralismo e strumenti alternativi di regolamentazione», Diritto del commercio internazionale, 105 (1° marzo 2019), fasc. 1, pag. 1.
117 A. STIANO, «Il commercio elettronico internazionale: tra crisi del multilateralismo e strumenti alternativi di regolamentazione», Diritto del commercio internazionale, 105 (1° marzo 2019), fasc. 1, pag. 1.
118 A. STIANO, «Il commercio elettronico internazionale: tra crisi del multilateralismo e strumenti alternativi di regolamentazione», Diritto del commercio internazionale, 105 (1° marzo 2019), fasc. 1; pag. 1.
Questo brano è tratto dalla tesi:
E-commerce, contratti telematici e smart contracts nella disciplina interna e internazionale
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Informazioni tesi
Autore: | Lisa Catalani |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2023-24 |
Università: | Università degli Studi Guglielmo Marconi |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Scienze giuridiche |
Relatore: | Alessandro Giorgetta |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 153 |
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