Doping ed eritropoietina: effetti sull'organismo e rivelazione nei liquidi biologici
Doping Ematico
Il doping ematico è una trasfusione di sangue, senza che vi sia una reale necessità terapeutica, allo scopo di aumentare il numero di globuli rossi e quindi migliorare la capacità di trasporto dell’O₂ e la prestazione sportiva. Questa procedura può avvenire con sangue prelevato dallo stesso soggetto (autotrasfusione) o proveniente da un'altra persona (emotrasfusione eterologa). Circa un mese prima della gara vengono prelevati dall’atleta in media 700-900 mL di sangue (massimo 2 litri).
In queste condizioni, l’atleta condurrà l’allenamento preparatorio alla gara in uno stato di insufficienza ematica, beneficiando della trasfusione poco prima della competizione (circa uno o due giorni prima). In seguito alla trasfusione, si verifica un repentino miglioramento della capacità aerobica e della prestazione e questo è particolarmente importante negli sport di resistenza (ciclismo, maratona, nuoto, triathlon, sci nordico). La trasfusione determina un incremento della massa eritrocitaria fino al 15-20% e un miglioramento della prestazione dal 5 al 10%.
A differenza dell’emotrasfusione eterologa, che può causare gravi fenomeni di anafilassi, rigetto e la trasmissione di infezioni, l'autotrasfusione neutralizza il rischio di contagio (AIDS, epatiti ecc.) ed evita reazioni anafilattiche. L'autoemotrasfusione non è tuttavia priva di effetti collaterali, infatti può causare la formazione di coaguli dopo la reinoculazione con conseguenze quali l’infarto, l’embolia o l’ictus. Inoltre, l’introduzione nell’organismo di massicce quantità di ferro, può provocare la compromissione delle funzionalità degli organi di deposito, quali il fegato, la milza, il pancreas e il rene, già stressati dall'intensa attività fisica.
Negli ultimi anni però l’autoemotrasfusione è stata sostituita dall’utilizzo di eritropoietina ricombinante e sostanze affini.
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Doping ed eritropoietina: effetti sull'organismo e rivelazione nei liquidi biologici
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Informazioni tesi
Autore: | Valeria Myriam Raia |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2017-18 |
Università: | Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" |
Facoltà: | Professioni sanitarie |
Corso: | Tecniche di laboratorio biomedico |
Relatore: | Barbara Rinaldi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 71 |
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