Ri-creare la realtà: analisi del processo di newsmaking e dei fenomeni di distorsione informativa involontaria
Distorsioni informative volontarie e involontarie
I mezzi di comunicazione giocano un ruolo fondamentale nel processo di costruzione sociale della realtà: il pubblico non fa esperienza diretta di tutto ciò che accade nel mondo, e necessita di un organo che faccia da mediatore e veicoli l’informazione, operando allo stesso tempo come agente di socializzazione e fonte di materiali attraverso cui costruire la propria identità individuale e collettiva.
I messaggi che vengono diffusi dai mezzi di comunicazione però, non costituiscono una finestra trasparente sulla realtà, ma piuttosto una ri-costruzione della stessa, operata dai media per poterla adattare ai loro formati.
Naturalmente, questo processo di ri-contestualizzazione dell’evento all’interno del messaggio veicolato dai media prevede delle omissioni, frutto dell’inevitabile processo di selezione propria di ogni comunicazione.
A partire dagli anni ’60, e poi più diffusamente durante gli anni ’70 del secolo scorso, gli studi sociologici sulla costruzione dell’informazione cominciarono ad esaminare più da vicino questo processo, entrando all’interno delle redazioni giornalistiche e dando vita al campo di studi sull’analisi del newsmaking.
Fino a quel momento, la prospettiva dominante sugli effetti dei media sul pubblico riteneva che gli organi d’informazione agissero in modo consapevole, manipolando il contenuto del messaggio. Dall’analisi del processo di costruzione delle notizie questa prospettiva viene notevolmente ridimensionata. Il concetto di manipolazione consapevole è così affiancato a quello di distorsione involontaria. Questa definizione conferma l’esistenza di un travisamento della realtà, causato però dalla struttura organizzativa, dai processi produttivi e dalla stessa grammatica dei media.
Esiste effettivamente uno scarto tra realtà narrata e realtà effettiva, che va però imputato a una distorsione inconsapevole, non ad una manipolazione consapevole.
In questo capitolo verranno quindi analizzate entrambe le prospettive, delineando preliminarmente le caratteristiche di una comunicazione corretta e precisa.
Sarà poi condotto un focus sulle principali forme di distorsione volontaria, menzogna e codifica selettiva, o involontaria, causata dalle routine produttive dell’attività giornalistica e dalla media logic. Infine, si farà luce sui limiti dell’approccio al newsmaking.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Ri-creare la realtà: analisi del processo di newsmaking e dei fenomeni di distorsione informativa involontaria
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Informazioni tesi
Autore: | Georgia Motto |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2020-21 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Scienze Umanistiche |
Corso: | Scienze della comunicazione |
Relatore: | Francesco Grisolia |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 57 |
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