Progetti di prevenzione delle addiction e new addiction nei giovanissimi
Dipendenze comportamentali o new-addiction
Rientrano in questa categoria le new-addiction o nuove dipendenze o dipendenze senza sostanze. Si definiscono New Addiction le forme di dipendenza, relativamente recenti, in cui non è implicato l'uso di nessuna sostanza. In questa circostanza la dipendenza è riferita ad un comportamento più o meno accettato socialmente.
Nella stesura del DSM-5 l'A.P.A. aveva previsto di implementare il capitolo “dipendenze comportamentali” poi non inserito nel documento ma, per la prima volta, nella nuova edizione, è stato contemplato il disturbo da “gioco d'azzardo” precedentemente compreso fra i disturbi del controllo degli impulsi. La internet addiction è stata inclusa nella sez. 3 del DSM-5 pur essendo catalogata fra le condizioni che richiedono ulteriori studi prima di essere considerata scientificamente come “disturbo”.
Contrariamente al disturbo da gioco d'azzardo ed all'internet dipendenza, l'ipersessualità o dipendenza da sesso non è stata inserita nelle nuove edizioni del manuale. In ogni caso possiamo comunque affermare che le new-addiction si riferiscono ad una vasta categoria di comportamenti considerati anomali dalla comunità scientifica. Fra queste,oltre a quelle sopra elencate,ricordiamo le principali :
✔ shopping compulsivo
✔ new technologies addiction che comprende la dipendenza da TV, videogiochi, internet e social network
✔ sex-addiction (da sesso) e dalle relazioni affettive
✔ ed ancora anomalie nell'alimentazione come anoressia ed iperalimentazione
✔ devianze a carico dell'attività fisica come la dipendenza da sport adrenalinici o la sindrome da “overtraining”.
Francisco Alonso-Fernandez ha proposto una classificazione allargata del concetto di ‘tossicomania’ basata su regolatori sociali, distinguendo così:
* le dipendenze ‘sociali’ o legali: comprendono droghe legali, ossia quelle per le quali è permessa la libera vendita (come tabacco, alcolici, farmaci), attività socialmente accettate (come mangiare, lavorare, fare acquisti, giocare, navigare in internet);
* le dipendenze ‘antisociali’ o illegali: comprendono la dipendenza da droghe e attività illegali (come derivati della cannabis, eroina, cocaina, attività sessuali illecite). Sia le classiche dipendenze da sostanza che queste nuove dipendenze presentano numerosi elementi in comune:
* il piacere e il sollievo: sensazioni gradevoli ma limitate ai periodi iniziali dell’uso della sostanza (o della messa in atto del comportamento): è la fase della ‘luna di miele’, durante la quale è anche quasi sempre presente la negazione del problema;
* la dominanza: la sostanza (o il comportamento) domina costantemente il pensiero (idea prevalente); vi è l’impossibilità di resistere all’impulso di assumerla (o di eseguire il comportamento), vissuta con modalità compulsiva;
* il craving: l’appetizione e la sensazione crescente di tensione che precede l’inizio dell’assunzione della sostanza (o del comportamento);
* l’instabilità dell’umore: inizialmente limitata all’inizio dell’assunzione della sostanza (o del comportamento), successivamente sempre più generalizzata e estesa a tutti gli aspetti dell’esistenza;
* la tolleranza: la progressiva necessità di incrementare la quantità di sostanza (o il tempo dedicato al comportamento per ottenere l’effetto piacevole, il quale tende altrimenti a esaurirsi;
* il discontrollo: la progressiva sensazione di perdita del controllo sull’assunzione della sostanza (o sull’esecuzione del comportamento);
* l’astinenza: un profondo disagio psichico e fisico quando s’interrompe o si riduce l’assunzione della sostanza (o il periodo dedicato al comportamento);
* il conflitto: è la conseguenza dell’uso cronico della sostanza (o del comportamento), che determina evidenti ricadute sull’adattamento familiare, sociale, scolastico o lavorativo;
* la persistenza: l’uso della sostanza (o l’esecuzione del comportamento) continuano nonostante la progressiva ed evidente associazione conconseguenze negative sempre più gravi;
* le ricadute: vi è la frequente tendenza a riavvicinarsi alla sostanza (o al comportamento) dopo un periodo di interruzione;
* poli abuso e cross-dipendenza: elevata frequenza dell’assunzione di più sostanze (o dell’esecuzione di più comportamenti), nonché di passaggio nel tempo da una dipendenza a un’altra; non va poi dimenticata l’esistenza di un importante fenomeno di cross-dipendenza anche tra uso di sostanze e questi altri comportamenti additivi;
* la somiglianza dei principali fattori di rischio: impulsività, sensation-seeking, capacità metacognitive disarmoniche, inadeguato ambiente genitoriale.
Attualmente le ipotesi più accreditate riguardo ai disturbi da dipendenza che identificano le differenze fra Dipendenza da sostanze e Dipendenza da comportamenti, suggeriscono uno squilibrio tra il sistema della serotonina, dopamina ed oppioidi endogeni che rappresentano i mediatori principali per il funzionamento dei processi di gratificazione, la cui alterazione sarebbe causa di mal funzionamento dei “centri del piacere” che, a seguito di cronicizzazione, indurrebbero nel soggetto una definitiva condizione di “non equilibrio”.
A causa dei non meglio specificati meccanismi psicopatologici e neurobiologici che entrano in azione in caso di dipendenze comportamentali, la terapia attuata è di tipo empirico e prende spunto da quelle messe in atto nei disturbi ossessivo compulsivi ed impulsivi, nei disturbi dell'umore, dell'uso di sostanze, ma in particolare di quelle terapie che riguardano lo spettro bipolare ne consegue che i farmaci utilizzati siano:
- antidepressivi
- antagonisti degli oppioidi
- stabilizzatori dell'umore
- antipsicotici atipici
- modulatori glutamatergici.
Proprio questi ultimi risultano avere una buona efficacia nel ridurre la sintomatologia e nel controllo del craving e comunque nel maggior numero dei casi associare alla terapia farmacologica interventi di psicoterapia individuale e psicosociale.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Progetti di prevenzione delle addiction e new addiction nei giovanissimi
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Informazioni tesi
Autore: | Concetta Pascarella |
Tipo: | Tesi di Master |
Master in | Management per la direzione nel Settore delle Dipendenze |
Anno: | 2016 |
Docente/Relatore: | Silvio Bolognini |
Istituito da: | Università Telematica "E-Campus" |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 184 |
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