Montessori e Demenze: "Un viaggio oltre la memoria" - Criteri orientativi

È una categoria che include le demenze causate da un deficit emodinamico, ovvero come conseguenze da patologie infartuali e multinfartuali, ma anche demenze concomitanti a lesioni vascolari (APA, 2014).

L'esordio della demenza vascolare è generalmente acuto o subacuto, ma è anche possibile che i sintomi siano mascherati dai segni neurologici associati agli episodi infartuali (APA, 2014). Il decorso ha un andamento a scalini: ogni scalino rappresenta un nuovo evento ischemico o emorragico che produce un peggioramento del quadro clinico (APA, 2014). La gravità dei sintomi è altamente fluttuante (Lezak, 2000).

Il profilo neuropsicologico è fortemente determinato dalla sede degli eventi vascolari, quindi difficilmente generalizzabile, ma è possibile individuare dei tratti comuni quali rallentamento psicomotorio, instabilità posturale e anomalie motorie, difficoltà di concentrazione, labilità emotiva dovuta al lento deterioramento personologico (Lezak, 2000). Il decorso ha inizio con sintomi cognitivi (Lezak, 1995): la memoria tende ad essere conservata, tranne quando le aree talamiche sono interessate da lesioni vascolari (Struss, Cummings, 1990 in Lezak, 2000), mentre i disturbi della comunicazione conservano contenuto e organizzazione dell'eloquio, ma il grado di intensità del tono e le caratteristiche melodiche presentano deficit e l'andamento della produzione è generalmente lento (Lezak, 2000).

I pazienti conservano la consapevolezza dei loro deficit (De Bettignies, 1990 in Lezak, 2000) e ciò porta alla comparsa di sintomi depressivi (Cummings, Miller et al., 1987 in Lezak, 2000) e frequenti deliri (Lezak, 2000).