Da Robert Owen ai Probi Pionieri di Rochdale: costruzione utopica e realizzazione operativa
Del preambolo all’avvento dei Pionieri
Come visto nel precedente capitolo, quella dei grandi esperimenti comunitari perseguiti da Owen e dai suoi discepoli fu la storia di clamorosi fallimenti. Owen sperperò a New Harmony gran parte del suo patrimonio. Stessa infausta sorte che toccò ad Hamilton quando Orbiston, dopo la morte di Combe, andò in rovina. Ralahine, in Irlanda, fu per qualche tempo esperimento di un certo successo. La sua scomparsa fu dovuta, come accennato, alla sciaguratezza di Vandeleur, incallito gambler che perse tutto, comunità inclusa, al gioco.
Ed ancora Queenwood, l’ultimo colossale tentativo di creazione di una comunità basata sui precetti del New System. Queenwood fu da subito in preda alle ristrettezze finanziarie ed all’inesperienza dei partecipanti e, come osserva Pollard, fu sorprendente come poté resistere per circa sei anni; “la stravaganza degli edifici era più conforme agli insediamenti utopistici apparsi nei sogni di Owen che non alle risorse realmente disponibili”. (S. Pollard, Il sogno di Robert Owen: mito e realtà)
Queenwood fu dunque l’ultimo grande progetto condotto nel solco dell’utopia Oweniana ed il suo fallimento, nel 1844, segnò un passaggio: “mentre si chiudeva in Gran Bretagna la vecchia via al cooperativismo, con le sue speranze eccessive e perfino stravaganti, sebbene generose, alle classi lavoratrici si apriva una via nuova che portava verso un progresso più solido e duraturo, anche se meno ambizioso.” (S. Pollard, Il sogno di Robert Owen: mito e realtà)
Passaggio che chiudeva un’epoca che, seppur breve, nel lasso temporale che va dagli anni venti dell’800 fino alla metà degli anni quaranta, aveva visto nascere e morire un numero enorme di esperienze cooperative di vario segno. Esperienze che, invariabilmente, fallirono tutte.
Non tutti i fallimenti sono però uguali. Alcuni passano, senza lasciare traccia. Altri no. Tra coloro che fallirono, consegnando ai posteri alcuni basilari, quanto fondamentali, insegnamenti ci furono i cooperatori di Brighton.Nato grazie all’apostolato del Dottor William King, già noto per aver contribuito alla fondazione del Mechanic Institute e di una scuola per l’infanzia, quel movimento fu la culla per un’idea fondamentale del cooperativismo.
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Da Robert Owen ai Probi Pionieri di Rochdale: costruzione utopica e realizzazione operativa
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Informazioni tesi
Autore: | Tiziano Amadei |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Trento |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Scienze dell'economia |
Relatore: | Andrea Leonardi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 167 |
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