Pedagogia dell'infanzia: Italia e Finlandia, due realtà a confronto
Dati dell'esperienza diretta: l'osservazione presso due asili nido a Helsinki
Per ottenere un migliore senso della realtà quotidiana del nido finlandese, e poi confrontarlo con le esperienze italiane che ho avuto, ho visitato due diversi nidi comunali in lingua finlandese a Helsinki nel marzo 2015. In questo paragrafo mi limiterò a descrivere questi due nidi e le loro strutture e le sfide particolari che affrontano, e il contesto in cui operano mentre nel paragrafo successivo affronterò la descrizione delle routine dei due asili presi in esame. Helsinki è divisa in 13 zone per l'educazione della prima infanzia. Ogni zona è composta da un massimo di tre nidi, più gli “esikoulu” (una sorta di attività per preparare i bambini in età prescolare), i doposcuola, e in più i centri gioco per bambini che stanno ancora a casa, così come gli asili in famiglia (perhepäivahoito) in quella zona (il sito web della città di Helsinki).
I due nidi che ho visitato rappresentano due zone diverse, il che aiuta a evidenziare alcune delle differenze che sorgono a causa di diverse problematiche a secondo della zona di cui ci si sta occupando. Entrambi i nidi si trovano nella parte nord-est della città. Il primo nido che ho visitato è stato Päivakoti Himmeli nell'area Jakomäki-Puistola-Suutarila, e il secondo Päivakoti Ylä-Malmi nella zona Malmi-Pukinmäki.
Si tratta approssimativamente di strutture con le stesse dimensioni, Himmeli ha cinque sezioni, e Ylä-Malmi sei.
Entrambi i nidi aprono alle 6.15 del mattino ma mentre Himmeli chiude all’orario standard delle 17.30, Ylä-Malmi fa orario continuato di apertura per i bambini i cui genitori lavorano con turni serali, chiudendo più tardi alle ore 22.00. Entrambi i nidi sottolineano l'importanza della natura nella loro pedagogia, inoltre Ylä-Malmi concentra le proprie attività sul tema del riciclaggio e della conservazione, mentre Himmeli sottolinea l'importanza di imparare attraverso il gioco e l'esplorazione (Päivakoti Himmeli sito web, Päivakoti Ylä-Malmi sito web). Tutte e due le strutture hanno bambini da 1-6 anni, quindi compresi anche i bambini in età prescolare, così come i club di attività per i bambini che sono ancora a tempo pieno accuditi a casa.
Come nella maggior parte dei nidi in Finlandia al momento, le sezioni non sono organizzate per gruppi di età, ma piuttosto in gruppi di età miste così per riprodurre una composizione più naturale "stile di famiglia".
Sebbene entrambi i nidi si trovino nella parte nord-est della città, i contesti socioeconomici variano un po'. Himmeli si trova nella periferia di Töyrynummi. Si tratta di un tranquillo sobborgo in un’area verde, strutturato principalmente con abitazioni indipendenti e villette a schiera, abitato da famiglie della classe media con un reddito medio di 30.075 €/anno rispetto alla media di 24.038 €/anno di Ylä-Malmi («Infograafikko Joel Kanerva» 2013).
Inoltre, molti dei genitori attuali del nido Himmeli sono loro stessi cresciuti in quella stessa area, che è relativamente raro in Helsinki, dove la gente è abituata a muoversi e trasferirsi in maniera regolare. Abitanti di seconda generazione nella periferia di Helsinki sono un fenomeno nuovo, siccome la maggior parte di queste zone sono state costruite negli anni '70 e '80 per ospitare le masse in movimento verso la capitale.
Sebbene non ci sia una difformità di reddito rilevante tra le famiglie che risiedono nelle due zone prese in esame, tuttavia, la grande differenza tra i contesti socio-economici di questi due nidi si può trovare analizzando le statistiche in materia di immigrazione e di disoccupazione.
La zona di Töyrynummi ha un totale del 7% di tasso di immigrazione, con famiglie in cui nessuna delle tre lingue ufficiali, finlandese, svedese, né sami, è parlata come prima lingua. Di questo 7%, il gruppo più numeroso (1%), è di lingua russa. In Ylä-Malmi le statistiche cambiano drasticamente. Tasso di immigrazione qui è del 18%, di cui il gruppo più grande (3%) sono di lingua estone (Hänninen 2014). Anche le statistiche sull'occupazione sono diverse. Mentre il tasso di disoccupazione a Helsinki in generale alla fine del 2013 è stato del 10,1%,5 Töyrynummi (frazione dell'area leggermente più grande Suutarila) era al 8,3%, il numero più basso nella parte nord-est della città, e nettamente inferiore alla media della città intera, suggerendo una maggiore stabilità economica in questa zona, mentre Ylä-Malmi (frazione della leggermente più grande area di Malmi) invece ha un tasso di disoccupazione del 10,7%, nettamente superiore rispetto al resto del paese e leggermente sopra la media di Helsinki nel suo complesso (Tilastoja 2014:21).
Queste statistiche evidenziano il contesto in cui i nidi si inseriscono, e che i bambini e le loro famiglie riflettono. È utile partire da questa analisi per capire bene la platea con cui le insegnanti e i loro metodi pedagogici devono confortarsi ogni giorno, modellando la loro offerta formativa anche in base al contesto socio-economico che si trovano ad affrontare.
Nel paragrafo successivo discuterò le routine quotidiane che per la gran parte sono le stesse in entrambi i luoghi, sottolineando, dove necessario, eventuali differenze che potrebbero avere.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Pedagogia dell'infanzia: Italia e Finlandia, due realtà a confronto
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Informazioni tesi
Autore: | Sirja Johanna Moilanen |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2014-15 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Scienze dell'infanzia |
Relatore: | Emiliano Macinai |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 81 |
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