Leadership dei coordinatori infermieristici nei contesti di qualità delle prestazioni

La qualità, per essere “visibile”, deve essere progettata secondo sistemi che la possano: ideare, produrre, gestire e migliorare, così abbiamo visto al termine del capitolo precedente. La complessità gestionale dei meccanismi di qualità, soprattutto dal punto di vista del coordinamento delle risorse umane, e della pianificazione dei processi, richiede una certa elasticità nella scelta del tipo di approccio / modello da prediligere.
Facendo tutte le premesse d’ obbligo, relative ai settori produttivi delle varie aziende, non è scontato che ci si debba orientare categoricamente verso un solo “tipo” di qualità, volta per esempio, alla certificazione del prodotto (Qualità Prestazionale), o al contrario solamente ad una valutazione dei processi gestionali e produttivi (Qualità Organizzativa). In virtù del fatto che le realtà produttive si dimostrano essere sempre più complesse, nella loro capacità di essere competitive e nel soddisfare i bisogni della clientela, si sono fatti largo, nella gestione dei processi di qualità, modelli e approcci capaci di rappresentarne un immagine trasversale e approfondita, con l’ obiettivo di controllare il livello qualitativo (e non solo) di sistemi, processi, prodotti, personale e clienti.
Tra tutti gli approcci possibili, il più utilizzato è quello del Total Quality Management (TQM), che non si identifica con la somma dei due precedenti (Qualità Prestazionale e Qualità Organizzativa), ma è di fatto un sistema a se stante basato su chiari e ineludibili principi ispiratori.