La Questione romana e le codificazioni normative tra Italia e Santa Sede
Dalla Liberazione al gennaio 1947
I Patti Lateranensi regolarono, con alterne fortune, i rapporti tra regime e Chiesa fino al tracollo del fascismo e alla Liberazione (25 aprile 1945).
Le elezioni per l’Assemblea Costituente, svoltesi il 2 giugno 1946 insieme al referendum sulla forma istituzionale dello Stato, sancirono la vittoria (35,2 % dei voti) della DC, nuovo partito dei cattolici nato nel 1942 sulle ceneri del PPI. Nel Parlamento incaricato di redigere la Carta fondamentale della neonata Repubblica le due altre forze preponderanti erano i socialisti (20,7) e i comunisti (18,9).
Fino al 1948 (costituzione del Patto Atlantico e del piano Marshall), sarà quello un biennio di forti convergenze tra questi tre grandi partiti di massa, accomunati dallo spirito antifascista e democratico della Resistenza. Il sostanziale accordo sui diritti di libertà e sulle garanzie sociali definito partendo da matrici culturali diverse (cattolica, socialcomunista e liberale) nell’elaborazione della Costituzione, sarà però ben presto minato dal “caso Patti lateranensi”.
Già nelle prime settimane dopo la fine del conflitto si era presentata a livello internazionale la questione della sovranità papale.
Nell’agosto 1945 Jacques Maritain, all’epoca ambasciatore francese presso la Santa Sede, in un dispaccio alla Segreteria di Stato, proponeva che il Trattato Lateranense venisse sostituito da uno Statuto internazionale.
Duplice il motivo della richiesta dell’intellettuale transalpino: “internazionalizzare” il Vaticano e, nel contempo, eliminare l’imbarazzante legame della Chiesa con il regime da poco caduto. La Curia Vaticana interpretò la richiesta di Maritain come una semplice “desitalianizzazione” del personale, limitandosi a rinnovare l’organico delle varie Congregazioni e dipartimenti con dei prelati stranieri.
Pochi mesi dopo, il Sostituto alla Segreteria di Stato, monsignor Giovanni Battista Montini, futuro Paolo VI, bloccò alcuni tentativi americani e irlandesi di porre la Città del Vaticano, sorta da una concessione territoriale di un Paese sconfitto, sotto protezione dei governi alleati.
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La Questione romana e le codificazioni normative tra Italia e Santa Sede
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Informazioni tesi
Autore: | Marco Chinaglia |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Scienze storiche |
Relatore: | Umberto Mazzone |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 277 |
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