Come garantire al minore la sua famiglia e l'inserimento nella società: dall'affido del minore all'affido genitore bambino/i
Dall’affidamento familiare dei minori all’affidamento bambino-genitore
Nelle situazioni in cui le difficoltà delle famiglie siano tali da non permettere ai genitori di occuparsi in prima persona ed in modo adeguato dell’accudimento dei minori e laddove i molteplici interventi di sostegno attivati dai Servizi non siano stati in grado di modificare tali condizioni sfavorevoli, l’affidamento familiare è stato ritenuto lo strumento elettivo per intervenire in maniera maggiormente incisiva in tali circostanze.
Il Servizio Sociale Minori di S. Vito al Tagliamento, unitamente al Consultorio Familiare e ad alcune realtà locali di volontariato e di privato sociale, ha realizzato negli anni un intenso lavoro di sensibilizzazione nella comunità per promuovere la cultura dell’affido e sensibilizzare la popolazione rispetto alla possibilità di mettere a disposizione le proprie risorse familiari e/o personali per fornire sostegno ad altri nuclei in difficoltà. Si è così giunti a ridurre nel tempo il numero degli inserimenti di minori nelle comunità educative, incrementando il ricorso allo strumento dell’affidamento familiare nel territorio di appartenenza degli utenti.
In oltre 10 anni di esperienza di progettazione e gestione di interventi di affidamento familiare di minori, il Servizio si è imbattuto in alcune particolari situazioni nelle quali è progressivamente parso evidente come questo strumento rischiasse a volte di risultare insufficiente o addirittura dannoso, se pensato ed applicato nella sua forma classica.
Alcuni nuclei familiari, nei quali la situazione dei minori presenti evidenziava importanti elementi di trascuratezza, tali da delineare la necessità di allontanare temporaneamente i minori dal nucleo, mostravano nel contempo l’esistenza di una significativa relazione affettiva tra i minori ed uno dei genitori. Una simile condizione rendeva difficile pensare di poter ricorrere ad un intervento tradizionale di affidamento familiare, che avrebbe avuto come inevitabile conseguenza la separazione, seppur temporanea, della coppia bambino-genitore.
Gli operatori riconoscevano nell’esistenza di una relazione caratterizzata da elementi di positività una risorsa rilevante per la crescita fisica, emotiva, psicologica e relazionale del minore, da valorizzare e potenziare, piuttosto che da sostituire o allentare. Naturalmente, era necessario che la qualità della relazione genitore-bambino/i fosse, pur nella gravità della situazione familiare, sufficientemente conservata e che il genitore presentasse una situazione personale non eccessivamente compromessa sul piano personale ed una elevata motivazione ad investire, assieme ai servizi, nel potenziamento del proprio ruolo genitoriale.
La conoscenza approfondita delle dinamiche familiari presenti e dei tratti personali degli attori in gioco, ha creato la convinzione che alcuni nuclei genitore-bambini possano trarre grande vantaggio da un periodo di permanenza in un contesto di tipo familiare piuttosto che di tipo comunitario. Una famiglia può accogliere questi adulti in difficoltà ed i loro bambini e sostenerli divenendo luogo di contenimento, di confronto e di scambio di esperienze sia sul piano meramente pratico che su quello emozionale ed educativo. Ciò che si è delineato attraverso l'esperienza, cioè, è stata la possibilità di costituire un nuovo modello familiare all’interno del quale crescere e sviluppare più adeguate competenze genitoriali.
Dall’insieme di queste considerazioni ed elaborazioni hanno preso forma i primi interventi di affidamento familiare di bambini e genitori nel territorio del sanvitese.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Come garantire al minore la sua famiglia e l'inserimento nella società: dall'affido del minore all'affido genitore bambino/i
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Massimo Buciol |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia |
Facoltà: | Scienze della Società e del Servizio Sociale |
Corso: | Scienze del servizio sociale |
Relatore: | Pietro Basso |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 66 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi