Bali e l'evoluzione del turismo, con particolare attenzione al caso Kuta
Dal turismo d'elite agli anni sessanta
Il turismo, sia domestico che internazionale, è diventato importante nel Sud-Est Asia negli ultimi due decenni. Il fenomeno della crescita di questa industria è associato con un certo numero di fattori e processi. Uno dei più importanti è l'aumento della voglia di viaggiare e di conoscere delle persone, incentivata dal calo dei costi dei mezzi di trasporto. L'avvento dei voli economici e dei pacchetti turistici dagli anni sessanta in poi, ha rivoluzionato infatti i viaggi internazionali, creando anche il cosiddetto turismo di massa. E' proprio in opposizione a questo, nella ricerca di destinazioni alternative, maggiormente legate alla natura e alla vita selvaggia, che entra in scena il sud-est asiatico (Hitchcock M., 1993). In Indonesia lo sviluppo del turismo risale dunque agli anni sessanta, anche se già nel periodo tra le due guerre una ristretta élite di viaggiatori europei e nordamericani, soprattutto artisti e studiosi, aveva riconosciuto, rimanendone incantata, la bellezza dei paesaggi dell'arcipelago e la sua ricchezza artistica, in particolare per quanto riguarda proprio Bali. Attualmente i flussi maggiori provengono dal Giappone, dall'Australia, dagli USA e dai paesi europei, soprattutto Germania, Francia, Paesi Bassi, Regno Unito e Italia. Le risorse turistiche dell'Indonesia sono notevoli: quelle naturali possono essere individuate nelle aree di foresta ancora intatta all'interno di alcune isole, nelle migliaia di chilometri di coste e nella bellezza del mare, nella presenza di numerosi mari e montagne che danno vita a paesaggi suggestivi. Le risorse culturali sono rappresentate dalla tradizione di questi popoli, ancora assai viva e percepibile nello stile di vita oltre che nelle varie espressioni dell'arte. Sono presenti inoltre importanti testimonianze architettoniche del passato, in particolare del periodo indo-buddhista. Il governo indonesiano ha individuato da tempo alcune aree di particolare interesse, dove sono state create le infrastrutture necessarie allo sviluppo di un'offerta ricettiva adeguata e dove si concentrano i flussi turistici. La più importante è di gran lunga costituita dall'isola di Bali, direttamente raggiungibile per la presenza di un aeroporto internazionale (Corradi G.;Giordana E.,2002) Bali, nell'immaginario collettivo, rappresenta ed ha rappresentato quanto di più desiderabile ci possa essere per i ricercatori di esperienze esotiche. Non esiste probabilmente altra destinazione nei paesi in via di sviluppo che possa vantare di una tradizione simile. Bali ai giorni nostri è una mecca del turismo esotico internazionale, è vita notturna e spiritualità orientale, è vendita e svendita di un sogno culturale che ha pochi pari al mondo. E' tropico, oriente, sensualità, colore, armonia, religione, cultura, oceano. Ma è al tempo stesso una formidabile industria della vacanza che mobilita ingenti quantità di capitale, centinaia di migliaia di visitatori all'anno. Bali è, infine, un formidabile insieme di tradizione e modernità, un luogo dove c'è la convivenza tra riti ancestrali e risposte alle variabili del turismo di massa. A Bali la potenza dello sviluppo turistico ha dato vita alla sua rapida espansione alla ricerca di sempre nuovi territori da conquistare, sia all'implosione, attraverso la creazione di vere e proprie isole nell'isola, di mondi che condensano l'essenza stilizzata della balinesità (Minca C., 1996) La nascita di Bali come meta turistica risale all'epoca coloniale. Già nel 1908 , il governo delle Indie Olandesi apriva un ufficio turistico a Batavia, con lo scopo di stimolare l'afflusso di visitatori nell'arcipelago. Inizialmente focalizzata su Giava, l'azione promozionale governativa coinvolse rapidamente anche Bali, che iniziò ad essere pubblicizzata come “La gemma delle Piccole Isole della Sonda”. I primi turisti arrivarono per la prima volta sull'isola nel 1914 portati dalle navi della Dutch Shipping Line (KPM), la compagnia di navigazione governativa, che ai suoi passeggeri vendeva Bali come “il Giardino dell’Eden Ritrovato”, con immagini di giungle, risaie e palme.
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Bali e l'evoluzione del turismo, con particolare attenzione al caso Kuta
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Informazioni tesi
Autore: | Stefania Coerezza |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2002-03 |
Università: | Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo |
Corso: | Scienze Turistiche |
Relatore: | Aurelio Angelini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 219 |
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