Potere e comando in Max Weber
Da Weber all’esperienza personale
Il potere in ambito militare è il classico esempio di potere burocratico e appartiene, quindi, al tipo puro legale – razionale. Il fondamento di validità sul quale si poggia è la forza della legalità, ossia la fede nella validità di norme legali esistenti e della competenza oggettiva fondata su regole razionalmente statuite. Questo è il caso che Max Weber definisce del moderno servitore dello stato e che, quindi, rappresenta, in pieno, il caso dell’odierno militare italiano.
La struttura organizzativa dell’esercito rappresenta la forma più pura di burocrazia moderna, in cui i mezzi oggettivi sono pubblici e messi a disposizione delle autorità militari nel loro esercizio del potere.
Weber ritiene che l’apparato amministrativo sia formato da un’organizzazione di uomini specializzati in ruoli diversi secondo il principio delle competenze in cui la struttura lavorativa è altamente gerarchizzata. Il funzionario viene arruolato per concorso e retribuito tramite uno stipendio fisso (nella maggior parte dei casi nell’Esercito Italiano) proporzionale al rango d’ufficio, ha diritto alla pensione e la sua carriera è vincolata a regole rigide. Queste condizioni dovrebbero garantirgli un onore di ceto che gli consenta di mantenere una condotta integra che lo salvaguardi dall’esposizione alla corruzione e al filisteismo che minaccerebbero il funzionamento tecnico dell’apparato statale. Egli deve ottemperare a criteri d’efficienza e razionalità ed è vincolato all’obbedienza rispetto al detentore del potere. Inoltre, in particolari questioni d’ufficio, è tenuto al riserbo e alla segretezza per garantire la sicurezza. Il suo operato è dettato da un dovere oggettivo di ufficio e deve essere rigorosamente formalistico, basato su regole razionali e, dove queste non sussistano, su criteri di oggettività. Dato il suo ruolo particolare, egli, inoltre, non deve risentire di influenze di alcun genere, né di carattere personale né emotivo, non deve prendere posizioni arbitrarie e deve esimersi dall’imprevedibilità.
Il potere necessita di un’organizzazione ben precisa e della suddivisione con cognizione dei vari strati dei poteri di comando nonché dell’inequivocabile suddivisione delle sfere di competenza da attribuire ad ogni individuo per evitare dispersioni del potere e conseguenti vuoti o duplicazioni di comando. Le relazioni di potere che si vengono a creare all’interno della Forza Armata sono di natura ordinaria e devono avere carattere impersonale e avalutativo.
Particolare rilevanza, in questa forma di potere, assume la disciplina, che regola la convivenza dei componenti di un gruppo sociale imponendo l’ordine, l’obbedienza e l’osservanza delle norme vigenti. Il suo obiettivo è quello di razionalizzare l’ordine ricevuto e creare un agire comandato uniforme e unitario. La disciplina non è incompatibile né con il carisma né con l’onore di ceto, anzi, può assumere in entrambi i casi funzioni d’ausilio per il gruppo di potere nell’esercizio delle proprie funzioni di comando. Essa si contrappone al potere di tipo irrazionale e non oggettivo in quanto privilegia l’ammaestramento a una prontezza meccanizzata mediante l’esercizio dell’obbedienza basata sul dovere e la «coscienziosità».
Dall’analisi effettuata dal sociologo tedesco si può delineare un quadro completo utile a decifrare anche l’attuale potere in ambito militare utilizzando i suoi moniti e le sue lucide e asettiche valutazioni in merito.
Mi permetto solo di aggiungere qualche piccolo dettaglio e qualche considerazione personale e, per il più possibile oggettiva, scaturiti dall’esperienza avuta sia in qualità di detentore del potere (ai minimi livelli, comandante di plotone) nonché di osservatore delle dinamiche che interfacciano il potere stesso.
Il fondamento di validità di questo potere è rafforzato dal giuramento prestato da ogni singolo componente della Forza Armata ad inizio carriera. Questo è un atto solenne, con il quale egli consacra la propria fedeltà alla Repubblica italiana e l’osservanza della Costituzione e delle leggi per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni. In forza di questo giuramento ogni cittadino rivestito del particolare status di militare garantisce il suo impegno, fino anche all’estremo sacrificio della vita, per l’adempimento ai doveri impartiti dallo Stato.
Il detentore del potere, a qualsiasi livello, all’interno della Forza Armata, ha a disposizione quei mezzi oggettivi per assolvere il suo compito nei confronti dello Stato che non sono sua proprietà privata ma semplicemente messi a sua disposizione dalla Pubblica Amministrazione. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
Potere e comando in Max Weber
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Daniele Amitrano |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi del Piemonte Orientale A.Avogadro |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Francesco Ingravalle |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 70 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi