La mitigazione del rischio valanghe nel comprensorio sciistico di Rivisondoli (AQ)

Come indicato dalla Legge Regionale 47/92, una volta definita la “Carta dei rischi locali da valanga” occorre individuare per ogni area di riferimento, il livello di pericolosità. Anche in questo caso bisogna tener conto che i dati a disposizione riferiti essenzialmente alla “Carta storica” permettono di effettuare stime dei tempi di ritorno, mentre, per quanto riguarda la stima sull’intensità dei fenomeni valanghivi attesi, bisogna procedere alla correlazione degli areali delle valanghe e al controllo dei danni causati riportati nelle schede di rilevamento del CFS.
Per la definizione del livello di pericolosità si fa riferimento ai criteri approvati il 19 giugno 2002 dall’assemblea AINEVA.
Le grandezze atte a definire il livello di pericolosità, in una determinata area, sono la frequenza e l’intensità dei fenomeni valanghivi attesi, espressi attraverso :
-Il tempo di ritorno della valanga, ovvero il numero di anni che intercorre mediamente fra due eventi valanghivi in grado di interessare la porzione di territorio in oggetto;
-La pressione della valanga, ovvero la forza per unità di superficie esercitata dalla valanga su di un ostacolo piatto, di grandi dimensioni disposto perpendicolarmente rispetto alla traiettoria di avanzamento della massa nevosa. La pressione andrà determinata con riferimento alle componenti di sollecitazione sia dinamiche che statiche.