Analisi dell’intrusione marina in acquifero carbonatico: il caso del fronte sorgivo di Castellammare di Stabia
Criteri di gestione auspicabili per il patrimonio idrico di Castellammare di Stabia
Le risorse idriche sotterranee che recapitano nel fronte sorgivo di Castellammare di Stabia non dispongono al momento di opere di salvaguardia appropriate a preservarne il mantenimento quali-quantitativo. Il fronte sorgivo è infatti soggetto ad un forte impatto antropico e non dispone di aree di tutela finalizzate alla preservazione.
Il fronte sorgivo è situato nel pieno centro abitato a pochi metri dalla linea di costa ed in prossimità della zona sorgiva ci sono diverse opere di captazione verticale (pozzi e pozzetti), ad uso sia pubblico che privato, che enfatizzano il meccanismo di risalita dell’interfaccia con conseguente decadimento delle acque.
Sarebbe auspicabile, quindi, preservare il naturale equilibrio dell’interfaccia acqua dolce-acqua salata, di per sé già particolarmente delicato, imponendo delle aree di tutela sottoposte a vincoli. Ciò significherebbe in primis bloccare ogni sorta di pompaggio nell’intorno dell’area sorgiva ed evitare lavori nel sottosuolo che possano in qualche modo alterare il percorso naturale delle acque sotterranee.
Inoltre la corretta gestione delle risorse idriche è imprescindibile da uno studio accurato della zona unitamente ad un sistema di monitoraggio continuo. In particolare sarebbe auspicabile monitorare nello stesso periodo le aliquote di ricarica, le portate del fronte sorgivo ed il chimismo di un gruppo prestabilito di sorgenti rappresentative del fronte così da poter disporre di informazioni utili per la comprensione dei processi che maggiormente regolano l’equilibrio dell’interfaccia. In questo modo si saprebbe con miglior certezza a quali criteri gestionali dare la priorità e quale sia la quantità della risorsa idrica fruibile senza alterarne la disponibilità per le generazioni successive.
Infine, vista l’importanza assunta dalle acque sotterranee sia per l’uso potabile che ne viene fatto sia per l’economia locale (imbottigliamento e uso terapeutico), sarebbe auspicabile stabilire delle aree di tutela e di rispetto nella zona di ricarica e posizionare dei piezometri a monte del fronte sorgivo per rivelare in tempo utile la presenza di eventuali contaminanti.
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Analisi dell’intrusione marina in acquifero carbonatico: il caso del fronte sorgivo di Castellammare di Stabia
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Informazioni tesi
Autore: | Arianna Di Paola |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi della Tuscia |
Facoltà: | Scienze Ambientali |
Corso: | Scienze e tecnologie per l'ambiente e il territorio |
Relatore: | Vincenzo Piscopo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 104 |
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