Valutazione dell’impatto dell’avversione al rischio e dell’attenzione all’ambiente sulla propensione ad investire in criptovalute

Oggigiorno, la sostenibilità rappresenta un concetto necessario a salvaguardare la salute di tutti gli esseri viventi che popolano il pianeta Terra. Infatti, l’uso inappropriato e irresponsabile delle risorse terrestri, la produzione di massa e il costante aumento delle forme di inquinamento hanno portato a fenomeni irreversibili che minacciano la salvaguardia del nostro pianeta. Basti pensare al rinomato buco dell’ozono e a tutto ciò che ne deriva come l’effetto serra e l’incessante innalzamento delle temperature in tutto il globo, che rappresenta un’enorme minaccia per moltissimi ecosistemi. Tutti questi aspetti hanno catalizzato fortemente l’attenzione dell’opinione pubblica, spronando così ricercatori, studiosi, associazioni e aziende a trovare soluzioni percorribili per raggiungere una maggiore sostenibilità. L’aumento della sensibilità e dei bisogni rispetto alle tematiche appena descritte ha, inoltre, spinto i governi ad emanare leggi e regolamenti atti a perseguire un aumento della sostenibilità sia a livello locale che mondiale.

Quello che è stato descritto nel precedente paragrafo riguarda solo uno degli aspetti chiave della sostenibilità, ovvero la sostenibilità dal punto di vista ambientale. Infatti, un’accezione più recente ed estensiva del concetto di sostenibilità viene trattata da vari lavori e definita con il termine “Corporate Sustainability” (letteralmente sostenibilità aziendale). All’interno del concetto di “Corporate Sustainability” vengono considerati non solo l’aspetto sostenibile legato all’ambiente, ma anche gli aspetti di sostenibilità economica e sociale, offrendo così una visione più olistica dell’azienda. Un altro termine molto utilizzato per riferirsi al concetto appena illustrato è quello di “Triple Bottom Line”, che identifica appunto le tre dimensioni principali della sostenibilità: I) ambiente, II) economica e III) sociale. È importante specificare come all’interno del contesto appena descritto sia molto complicato perseguire una sostenibilità globale, integrando le tre dimensioni della sostenibilità. Questo deriva dal fatto che ogni azienda persegue obiettivi che spesso sono in contrasto tra di loro, rendendo molto difficile l’ottimizzazione globale. Pertanto, risulta spesso necessario accettare condizioni di trade-off. Tuttavia, la sostenibilità economica e la sostenibilità ambientale vanno di pari passo nella maggior parte dei casi. Infatti, è possibile affermare che si ottiene una maggiore sostenibilità economica se si riesce a limitare il consumo di risorse, garantendo comunque lo stesso output. Ad esempio, riducendo i consumi energetici, oppure le ore di utilizzo di determinati macchinari. Questo aspetto è del tutto allineato con i bisogni derivanti dalla sostenibilità ambientale. Infatti, riducendo i consumi energetici, l’impatto ambientale legato alle emissioni è sicuramente ridotto. Questo spinge le aziende, a fronte anche di specifici incentivi, a cambiare le proprie tecnologie, utilizzando macchinari più moderni ed efficienti in grado di svolgere le stesse funzioni dei macchinari utilizzati in principio. In sostanza, tramite una singola azione, si ottiene un duplice vantaggio.

Visto il grande interesse di un sempre maggior numero di consumatori, le aziende che perseguono una maggiore sostenibilità ottengono un ulteriore vantaggio, ovvero un ritorno di immagine. Difatti, aziende in grado di ottenere certificazioni, oppure che operano nel rispetto dell’ambiente, potranno posizionarsi sul mercato in modo favorevole rispetto ai competitor che, invece, non riescono a perseguire una maggiore sostenibilità. Questa affermazione è valida anche per la terza dimensione della sostenibilità, ovvero quella sociale. Tutte le aziende che operano nel rispetto dei diritti delle persone e del contesto in cui lavorano avranno una comunità di clienti più fedele. In altre parole, operare in modo etico porta dei vantaggi competitivi ed è per questo che molte compagnie tendono a sottolineare questi aspetti nelle campagne pubblicitarie. Ad esempio, basti pensare alla famigerata multinazionale Starbucks, che utilizza spesso il concetto di lavorazione, produzione e importazione etica delle proprie materie prime (principalmente caffè e the), che vengono ottenute nel totale rispetto delle comunità e dei lavoratori dei paesi produttori.