Manipolazione e distruzione

Gli aspetti criminologici nell'ambito delle attività compiute dalle sette si riferiscono specificatamente ai comportamenti messi in atto dai leader o dagli adepti a danno degli adepti stessi o di individui esterni.
Non è la natura religiosa delle organizzazioni a creare di per sé un elemento criminogenetico. Questa viene studiata dai criminologi al fine di comprendere al meglio il fenomeno.

Ai fini dello studio dei reati, l'attenzione deve posarsi sulla violazione delle singole norme penali soprattutto da quando, nel 1981, la Corte Costituzionale ha sancito l'abolizione del reato di plagio.
L'art. 603 del codice penale prevedeva e puniva il c.d. plagio, il fatto di "chiunque sottoponesse una persona al proprio potere in modo da ridurla in totale stato di soggezione". La Corte Costituzionale ha abolito tale reato chiedendo al legislatore, al tempo stesso, di meglio definirlo: ciò non avvenne.

Spesso le sette incorrono in crimini differenti che vanno dall'esercizio abusivo si professioni psicologiche e mediche (art. 348 c.p.), alle truffe e frodi (art. 640 c.p.), alla violenza sessuale (art. 609 c.p.), ai comportamenti di violenza e minaccia (art. 581 c.p.), all'istigazione al suicidio (art. 580 c.p.), agli omicidi (art. 575 c.p.).
Nelle casistiche meno gravi si tratta soprattutto di truffe (art. 640 c.p.): i gruppi settari spesso provano ad acquisire capitali attraverso le quote di adesioni degli adepti, le ingenti somme di denaro date in donazione da questi ovvero tramite l'appropriazione dell'intero patrimonio delle vittime.

Più rari invece, ma non inesistenti, sono i casi di crimini inerenti la profanazione di cimiteri (art. 408 c.p.), il maltrattamento degli animali (art. 544-ter c.p.), i delitti contro il sentimento religioso e la pietà dei defunti (artt. 203-413 c.p.).

In alcuni casi, nei quali i leader raggiunge dei livelli di squilibrio molto estremi, la setta può diventare l'assassina dei suoi adepti, come nel caso di Heaven's Gate in cui i membri, perseguendo lo scopo di raggiungere una vita nuova e migliore, hanno compiuto un suicidio di gruppo bevendo succo di mela avvelenato e morirono in ventuno donne e diciotto uomini.

I reati più gravi, come si è detto, riferiscono all'istigazione al suicidio e l'omicidio. Attorno la città di Firenze, uomini e donne di età tra i ventitré e i ventotto anni praticavano rituali satanici e messe nere. Dalla casa di un toscano furono rinvenuti e sequestrati due teschi umani e numerose foto con uomini che si accoppiano con donne senza testa e giovani donne immerse in vasche piene di sangue. A questa setta venne collegato il delitto di una donna i cui resti scarnificati furono rinvenuti all'interno di un sacco nel 2006.

Altro frequente reato è l'omicidio dei bambini. Pat Metoyer, del Dipartimento di Polizia di Los Angeles osserva: "Pensiamo di avere scoperto una correlazione tra la settimana che precede la Pasqua e i crimini legati all'occulto. La Settimana Santa (dalla Domenica delle Palme a Pasqua) è la settimana dei bambini assassinati. Stiamo monitorando i rapimenti e questa strana coincidenza. Le persone con cui abbiamo a che fare ci hanno detto che i bambini vengono uccisi in quel lasso di tempo. Un individuo ci rivelò di aver visto assassinare sei bambini durante quel periodo di tempo [...]. Non sempre questi gruppi rapiscono bambini. Alcuni contano medici all'interno della sètta che fanno partorire una donna senza compilare il certificato di nascita... Quindi, quando sacrificano il bambino, uccidono una persona di fatto inesistente [...]".

Nonostante i bambini siano percepiti come coloro i quali garantiscono la sopravvivenza del culto nelle future generazioni, sono anche visti come un pericolo: necessitano di cure, non portano denaro, distolgono l'attenzione dal leader. Sono inoltre imprevedibili.
Per analizzare il fenomeno delle sette da un punto di vista giuridico è necessario comprendere come il nostro ordinamento inquadra i movimenti religiosi o magici.

La Costituzione italiana riconosce e tutela la libertà di culto. L'art. 8 Cost. prevede che: "Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano". Non solo. Gli articoli 18 e 19 della Costituzione prevedono rispettivamente che: "tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume", "I cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione per fini che non sono espressamente vietati dalla legge penale. Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare".

Il nostro ordinamento giuridico, dunque, accetta l'esistenza delle sette di per sé, in quanto possono venire classificate come associazioni. Il codice penale, infatti, non prevede alcuna norma che vieti la costituzione di sette religiose, sataniche ecc. ma prevede una serie di reati che possono essere ricondotti ai comportamenti adottati dai componenti dei gruppi settari. [...]