Produzione di biodiesel da microalghe

Le microalghe sono microrganismi (ci si concentrerà su quelli fotosintetici) eucariotici o procariotici che riescono a crescere rapidamente e a sopportare dure condizioni ambientali grazie alla loro struttura unicellulare o pluricellulare semplice.
Esempi di organismi procariotici sono i Cianobatteri, mentre le alghe verdi e le diatomee sono eucarioti. Con il termine eucarioti si indicano organismi con una struttura cellulare più complessa e compartimentata in cui è possibile distinguere un vero e proprio nucleo ricoperto da una membrana detta nucleare; i procarioti sono gli organismi unicellulari che hanno struttura intracellulare più semplice e non presentano un vero e proprio nucleo ma un patrimonio genetico addensato in una zona detta nucleoide che si presenta a diretto contatto con il citoplasma (non vi è membrana nucleare).
Si parla di organismi unicellulari se le forme viventi sono costituite da un’unica cellula autonoma che è in grado di svolgere tutti i compiti vitali, viceversa gli organismi pluricellulari saranno formati da più cellule, specializzate in determinati compiti, che collaborano al fine di dar origine a strutture più complesse (tessuti, organi ed apparati) necessari alla vita.
Le microalghe si presentano in tutti gli ecosistemi terrestri (terra ferma, acque dolci, acque salmastre) con una grande varietà (più di 500000 specie) di cui qualche decina di migliaia (circa 30000) sono state analizzate e studiate.