Il Diritto della Proprietà Intellettuale nei Progetti Finanziamenti e Fondi Europei

L'ideologia che porta alla nascita della Scienza Aperta (Open Science, OS) affonda le sue radici nel XVII secolo quando, a seguito delle prime rivoluzioni scientifiche ed alle società di ricerca, inizia ad essere promossa la diffusione della scienza tramite la pubblicazione degli articoli scientifici.

L'evoluzione avviene grazie all'invenzione del Wide World Web nel 1990, nato con lo scopo primario di scambiare velocemente le informazioni tra gli scienziati sparsi per il mondo (CERN, s.d.). Il rapido progresso tecnologico e l'innovazione causati dalla digitalizzazione sono i motori che hanno poi portato alla seconda rivoluzione scientifica, caratterizzata per l'appunto da quella tendenza chiamata poi "Scienza 2.0", "Open Science", "eScience", ecc.

La decisione di utilizzare il termine Open Science, tra le altre, si deve alla scelta fatta dalla Commissione Europea nel 2014 (Burgelman, et al., 2019). In questo scenario, inoltre, si inserisce la crisi pandemica dovuta al Covid-19 che ha messo in luce la fragilità del sistema economico e la necessità di rafforzamento delle capacità di Innovazione della Scienza Europea. Per questo il 27 maggio 2020 la Commissione Europa propone un piano di ripresa dell'Europa per contrastare questa crisi sia finanziario-economica che del mondo scientifico e della sanità (Consiglio dell'Unione Europea, 2023).

Al contempo viene evidenziata la necessità di promuovere meglio ed in maniera più efficace il paradigma della Scienza Aperta: viene sfruttata così la leva della crisi per rilanciare un nuovo sistema basato sulla collaborazione ed accelerare la consapevolezza di dover affrontare sfide molto complesse nella società odierna, causate da grandi cambiamenti climatici, pandemie ed eventi catastrofici imprevedibili.

La Scienza Aperta è quindi un approccio alla ricerca scientifica basato sulla collaborazione, la condivisione aperta e puntuale dei risultati e su nuovi modi per disseminare la conoscenza sfruttando la tecnologia digitale, che portano a metodi trasparenti di validazione e valutazione dei risultati della ricerca (MUR, 2021). Si promuove la diffusione della conoscenza, scaturente dalla proprietà intellettuale, nonché la comunicazione estesa ad un pubblico più ampio della sola comunità scientifica.

Il beneficio culturale e la conoscenza devono essere ad appannaggio della popolazione generale: tutta la comunità deve sapere e potenzialmente poter contribuire alla crescita ed allo sviluppo dell'innovazione, non a solo appannaggio di ricercatori, università ed imprese. In passato (ed in larga parte tutt'oggi) la scienza era fatta per il beneficio (prestigio, vantaggio economico o in termini di potere) di ricercatori ma anche benefattori, università, nazioni ecc. ma non era mai stato tenuto in considerazione il valore della conoscenza per l'intera comunità (Masuzzo & Martens, 2017).

La forza motrice della scienza aperta è costituita dall'idea che Internet rappresenti una straordinaria opportunità per potenziare e migliorare la scienza: la possibilità di condividere le pubblicazioni, i metodi, i dati ed i processi con tutta la comunità scientifica, ma anche con la gente comune, si ritiene possa potenziare fortemente ed accelerare le evoluzioni tecnologiche e sociali. Le motivazioni alla base della scienza aperta risiedono nella filosofia occidentale che esalta l'uso pubblico della ragione e nella rivoluzione scientifica moderna che mette al centro della propria missione il carattere pubblico della comunicazione in contrapposizione alle pratiche di segretezza precedentemente in uso.

Grazie alla spinta che Internet ha fornito sono state abbattute le barriere economiche, giuridiche e tecnologiche per l'accesso, la verifica, la revisione, la discussione, il riutilizzo dei risultati della ricerca scientifica e dei materiali didattici della formazione accademica. La scienza aperta è un particolare modo di intendere la comunicazione della scienza (Caso, La rivoluzione Incompiuta, 2020). È stato spesso confuso il concetto di Open Science con quello di Open Access, ma quest'ultimo è in realtà un concetto molto più ristretto che si riferisce ad uno dei principi della OS e che promuove in particolare l'apertura della condivisione delle pubblicazioni scientifiche e dei database, e che si ricollega anche con il concetto di licenza aperta (Open Source) quando si parla di software.

Ma come chiarito in precedenza, le modalità di sfruttamento e commercializzazione della proprietà intellettuale non sono messe in discussione dai principi della scienza aperta: è giusto e ragionevole premiare economicamente gli sforzi e gli investimenti di chi produce nuova conoscenza, ma è altrettanto necessario condividere apertamente e liberamente i dati, i metodi ed i risultati attraverso cui l'invenzione è stata ideata e realizzata, affinché altri possano utilizzare quella conoscenza per crearne ulteriore. […]