La crisi dell’Eurozona e il nuovo modello di prevenzione e gestione delle crisi: L’Unione Bancaria Europea

L'Unione Bancaria è un progetto avanzato dall'Unione Europea, a partire dal 2010, che prevede l'accentramento a livello europeo del meccanismo di vigilanza delle banche e di risoluzione delle crisi. È, dunque, un nuovo e fondamentale pilastro della politica finanziaria dell'UE, oltre a quello fiscale, economico e politico, che permetterebbe di integrare maggiormente gli Stati membri (e non solo).
L'Unione Bancaria presupporrebbe, secondo molti economisti e giornalisti, la realizzazione di un'unione federale, all'interno della quale gli Stati membri agiscono autonomamente ma sulla base di norme comuni designate da un'autorità centrale che opera a livello continentale sulla moneta, sulla finanza e sull'economia in genere: "È impensabile realizzare l'unione bancaria senza avviare anche la creazione di un potere politico a livello di zona euro, che preveda un trasferimento di sovranità dagli Stati membri alla federazione europea nei campi indispensabili a gestire la moneta, la finanza e l'economia su scala continentale".
Rendendosi conto dell'insufficienza delle misure adottate, il 28 e 29 Giugno 2012, il vertice dei capi di Stato e di Governo ha dato il via alla creazione dell'Unione Bancaria Europea. Fin dal principio l'intenzione comunitaria è stata quella di ripristinare la fiducia nel sistema creditizio e allo stesso tempo, aggiungendo quest'ultimo tassello all'UE, raggiungere un più alto livello di integrazione tra gli Stati e tra i mercati creditizi nazionali.
Incaricata a redigere il "progetto" è stata la Commissione Ue, in particolar modo per quanto riguarda l'istituzione di un meccanismo unico di vigilanza bancaria volto a bloccare la crisi attuale e a evitare altre future situazioni di instabilità finanziaria. Nel compiere l'incarico la Commissione ha dovuto rispettare alcune predisposizioni di ordine politico:
• il trasferimento del compito di vigilanza alla BCE;
• operare in tempi brevi: l'entrata in vigore era prevista per il 2013;
• la subordinazione dell'utilizzo dell'ESM all'entrata in vigore dell'Unione Bancaria.