''Formosamente Anoressica''. L'insostenibile leggerezza di essere donna
Corpo e anoressia
Il discorso è di quelli vecchi come il mondo: moda e anoressia, il collegamento è così diretto.
Eppure, a vincere è ancora il modello bellezza: magrezza esasperata.
A confermarlo è stato un reality per top model di matrice americana, dove ha trionfato la magrissima Ann Ward, 45 kg per 1,88 cm di altezza. Giro vita inesistente, ossa pronunciate, viso incavato nel peso che non c’è. La ragazza ha vinto il programma, lanciando ancora una volta un messaggio per nulla edificante e rendendosi così icona di un modello di fisico femminile che fa riflettere.
La polemica si è scatenata al momento della proclamazione della vincitrice, quando un membro della giuria non è riuscito a trattenersi e ha proclamato con orgoglio che la vincitrice: “Ha il girovita più piccolo del mondo”. E proprio questa esternazione ha dato via alla valanga di polemiche da parte del pubblico e dei mass media che ne hanno parlato e discusso a lungo. Ann, essendo la vincitrice, si aggiudica una copertina e un servizio su Vogue Italia, un contratto dal valore di 100.000 dollari e il suo ingresso di diritto nella IMG Models, una delle agenzie di Moda più importanti nel mondo.
Emblematico e ancora negli occhi di tutti è il caso di Anna Wood, sedicenne inglese ossessionata dalle passerelle e dalla linea, morta di anoressia dopo un regime alimentare ai limiti della sopravvivenza.
Una miccia cova nell’animo di chi ne soffre, tenuta a bada ma pur sempre benzina sul rifiuto del cibo, sulla negazione della vita. Si stima che 1 donna su 200 abbia in qualche modo a che fare con l’anoressia e che circa il 9% delle ragazze, tra i 12 e i 25 anni d’età, soffrano di D.C.A , Disturbi del Comportamento Alimentare, come bulimia, vomito, binge eating, obesità.
L’anoressia, poi, è donna, se si stima che a fronte di un anoressico di sesso maschile, ce ne sono nove di sesso femminile e, altro dato allarmante, scende sempre di più l’età di esordio della malattia, che oggi arriva a riguardare anche bambine di otto anni. Per diagnosticare la malattia decisivo è il calcolo dell’Indice di massa corporea, che al di sotto del valore di 17,5 significa, appunto, anoressia.
L’anoressia può sorgere per svariate cause, ma una delle poche condivisa da tutti e ritenuta fondamentale coincide con il desiderio di adeguarsi agli standard di bellezza, che al giorno d’oggi presentano dei tratti esagerati di magrezza. Infatti molte ragazze iniziano una dieta ferrea, che nel peggiore dei casi potrebbe portarle, appunto, all’anoressia, proprio perché vogliono a tutti i costi assomigliare alle modelle proposte di continuo dalle case di moda.
La moda, purtroppo non bada sufficientemente al pericoloso impatto che queste modelle hanno sulle adolescenti, che vengono facilmente influenzate in quanto sono ancora prive di un’identità sufficientemente strutturata per poter respingere questi modelli proposti. Di conseguenza, come dimostra un sondaggio citato dalla rivista statunitense Newsweek, il 90% delle adolescenti sono insoddisfatte del proprio aspetto. Inoltre alcune di loro sono disposte a fare qualsiasi cosa pur di arrivare a somigliare alle modelle.
I sondaggi lo dimostrano e, d’altronde, le statistiche non mentono: la percentuale di donne e ragazze anoressiche è aumentata negli ultimi tempi e si parla di circa ottomila casi in più ogni anno, per un totale di circa 450.000 anoressiche solo in Italia.
Si arriva così a sviluppare una visione distorta per quanto riguarda i canoni di bellezza, considerando normale quella magrezza eccessiva delle top model. Il caso di Kate Moss rappresenta un paradigma del mutamento dei canoni estetici moderni.
È con questa modella infatti che il collegamento tra modelle e anoressia si è imposto sul mercato della moda, riproducendosi inevitabilmente in forma patologica sui corpi delle adolescenti di mezzo mondo.
L’anoressia in pochi anni è diventata non soltanto una moda, ma si è anche imposta nella società come unico modello di nuova femminilità, di un nuovo modo di essere donna.
Di conseguenza questi corpi scheletrici delle modelle incarnano un tratto di morte e di malattia, elevato in maniera paradossale a modello estetico, e che diventa oggetto di desiderio maschile e di imitazione femminile. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
''Formosamente Anoressica''. L'insostenibile leggerezza di essere donna
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Informazioni tesi
Autore: | Federica Muschio |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Pavia |
Facoltà: | Comunicazione, Innovazione, Multimedialità |
Corso: | Scienze della Comunicazione |
Relatore: | Leonardo Terzo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 129 |
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