BodyFit® Soccer: Metodo Funzionale neuromuscolare
Core Stability o Core Strenght nell’attività sportiva? Core Ability
Negli ultimi anni sono entrati nell'uso corrente, non solo in ambito sportivo, ma anche nel mondo del fitness, i termini Core e Core Training, purtroppo non sempre utilizzati in maniera appropriata, conoscendone il vero significato.
L'utente medio del fitness, collega il Core Training con gli esercizi addominali, questo perché troppo spesso l'istruttore poco competente, indica il Core come la parete addominale, di conseguenza il Core Training diventa l'allenamento di questo distretto muscolare.
Invece il Core è molto di più, è il baricentro del nostro corpo – tradotto in inglese è Nucleo - è il nostro corsetto muscolare, il punto di partenza di ogni movimento. Dovrebbe essere sempre coinvolto nei movimenti quotidiani: in piedi per una postura corretta, mentre camminiamo, corriamo, solleviamo e spostiamo oggetti pesanti. Interviene sempre nel mantenimento dell’equilibrio, perciò un Core allenato, vuol dire anche un corpo efficiente, forte e resistente, che si muove con facilità.
Gaffuri, formatore Pilates, evidenzia che un core allenato “è essenziale e permette di migliorare vari aspetti fisico - posturali (…) capacità di forza e resistenza alla forza, capacità coordinative: equilibrio e reazione agli stimoli esterni".
Il Core è rappresentato da tutta la fascia centrale del corpo che include il complesso coxo-lombo-pelvico, quindi non soltanto i muscoli addominali (retto dell'addome, obliqui e traverso), ma anche i muscoli paraspinali, il quadrato dei lombi, i muscoli del pavimento pelvico, i glutei e i flessori dell'anca. È il "Centro funzionale del corpo", il collegamento tra arti inferiori e arti superiori, con il compito di trasferire forza dalla parte bassa alla parte alta del corpo e viceversa.
D’Ottavio e Urso (2013) evidenziano la forte correlazione tra Core stability e potenza muscolare: “La muscolatura del core e conseguentemente la sua stabilità rappresentano un punto di raccordo fondamentale delle catene muscolari funzionali che collegano la parte inferiore con la parte superiore del corpo. (…) Una buona stabilità di tale complessa architettura permette una ottimale trasmissione delle forze prodotte durante le attività di locomozione come la marcia, la corsa e prestazioni quali i salti, i lanci, etc., creando una solida base di ancoraggio funzionale, onde evitare transfer negativi e dissipazione di energia. Inoltre, un buon equilibrio del core tende a salvaguardare la colonna vertebrale, prevenendo traumi da stress dovuti alle elevate sollecitazioni prodotte durante le performance sportive”.
Joseph Pilates, già diversi decenni fa, ideando il suo metodo, aveva definito "Powerhouse" l'attuale "Core Region", indicandola come elemento portante e fonte generatrice di tutti i movimenti. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
BodyFit® Soccer: Metodo Funzionale neuromuscolare
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Informazioni tesi
Autore: | Giulia Simonetti |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2014-15 |
Università: | Libera Università Vita Salute San Raffaele di Milano |
Facoltà: | Scienze Motorie |
Corso: | Scienze delle attività motorie e sportive |
Relatore: | Stefano D’Ottavio |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 68 |
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