Coordinamento di una Centrale Operativa 118: strategie e tecniche di aggiornamento continuo per il personale infermieristico

Empowerment è una parola anglosassone che può essere tradotta in italiano con “conferire potere, mettere in grado di”. Con questo termine si intende sia il processo per prolungare un certo risultato, sia il risultato stesso cioè lo stato empowered del soggetto. L’assunzione di valori legati all’empowerment come ad esempio l’espressività, l’autodisciplina, l’impegno, la responsabilità, il rispetto degli altri e di se stessi, comporta una vera e propria rivoluzione nell’ambito delle organizzazioni che si ripercuote anche nella formazione del personale il quale si sente così più coinvolto e più motivato ad apprendere per migliorare se stessi e l’organizzazione in cui lavora. Nella concezione tradizionale dell’azienda o unità operativa piramidale, caratterizzata da un ambiente basato su rigidi rapporti gerarchici, l’infermiere matura legami di dipendenza fondati sulla passiva approvazione, sull’errata percezione del proprio ruolo, sul “dover” realizzare qualcosa. Il coordinatore in un ambiente empowered instaura, invece, rapporti di reale scambio e mutua progettazione, valorizza il ruolo di ognuno, sviluppa la propensione alla partecipazione attiva, stimola la creatività del singolo e del gruppo in cui è inserito, da vita ad un’esperienza di appropriazione del proprio lavoro. Coerentemente con quanto esposto, un’organizzazione che abbia aderito ai contenuti dell’empowerment deve necessariamente essere guidata da un coordinatore disposto a diffonderne la cultura: deve essere coach, allenatore o consulente, deve creare occasioni di crescita personale e professionale, deve facilitare l’apprendimento e favorire l’appropriazione delle responsabilità e dei compiti. Il capo empowering ha una concezione del potere di tipo integrativo, non pone se stesso al vertice del proprio gruppo, non tenta in tutti i modi di persuadere e convincere a fare ciò cui l’altro resiste. Un coordinatore dovrebbe essere in grado di condividere le sue informazioni, non abusare del suo potere, non decidere mai da solo, identificare i bisogni formativi del personale, tollerare gli errori e fornire e richiedere feedback costanti.