L'evasione fiscale in Italia: un approccio critico ai metodi di determinazione

Meccanismo di prevenzione
Secondo quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate nelle linee guida di pianificazione per il triennio 2021-2023112, per ridurre l’evasione fiscale è preferibile focalizzarsi sulle forme di adempimento spontaneo (tax compliance) degli obblighi tributari, piuttosto che sulle attività di accertamento sul campo, limitando queste ultime ai soli casi che presentano maggiori indici di rischio. A tal fine l’Agenzia ritiene necessario potenziare l’assistenza ai contribuenti e la quantità di servizi offerti.
Da quanto si evince dalle linee guida di pianificazione, l’obiettivo dell’Agenzia, per incrementare la tax compliance, consiste nel rafforzare il dialogo con i contribuenti mediante la semplificazione e la digitalizzazione degli adempimenti, instaurando così una relazione basata sulla collaborazione e fiducia reciproca.
Il confronto costante e preventivo tra amministrazione e contribuenti è dunque la chiave per prevenire e, dunque, ridurre i casi di elusione ed evasione fiscale. Da ciò ne deriva anche una diminuzione delle azioni di repressione, con conseguente calo del numero dei contenziosi con i contribuenti¹¹³.

L’istituto dell’adempimento collaborativo, dal momento che garantisce la certezza del diritto in relazione ai rischi fiscali, porta alcuni vantaggi sia per il contribuente che per l’amministrazione finanziaria. Il contribuente che aderisce a questo regime ha, infatti, la possibilità di evitare possibili errori nell’interpretazione della norma tributaria. L’amministrazione finanziaria ha, invece, la possibilità di comprendere preventivamente i fenomeni economico-fiscali.
Il regime di adempimento collaborativo, originariamente sviluppatosi nei Paesi anglosassoni e poi recepito nel 2008 dall’OCSE¹¹⁴, è stato introdotto nel nostro ordinamento con D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 128¹¹⁵.
Mediante questo sistema i contribuenti possono giungere con l’Amministrazione finanziaria ad una valutazione condivisa delle situazioni che possono portare a rischi fiscali, prima della presentazione della dichiarazione dei redditi, al fine di prevenire e risolvere in via anticipata le possibili controversie fiscali¹¹⁶.
Possono aderirvi i contribuenti di maggiori dimensioni, ossia i contribuenti:

“dotati di un sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale, inteso quale rischio di operare in violazione di norme di natura fiscale o in contrasto con i principi o con le finalità dell'ordinamento tributario”¹¹⁷.

Per le imprese che aderiscono a questo regime sono, inoltre, previsti alcuni effetti premiali, fra i quali si segnala l‘esonero dal presentare garanzie per i rimborsi delle imposte dirette ed indirette per tutto il periodo di permanenza nel regime¹¹⁸.



_{112 Agenzia delle Entrate-Piano della performance 2021-2023.
113 Ibidem.
114 Forum on Tax Administration (FTA), 2008.
115 “Disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente, in attuazione degli articoli 5, 6 e 8, comma 2, della legge 11 marzo 2014, n. 23”.
116 D. Mendola, Il procedimento amministrativo tributario tra diritti del contribuente e poteri dell’amministrazione, Milano, 2021, p.228: ”l’obiettivo della riforma fiscale è quello di sviluppare una collaborazione con il soggetto controllato, consentendogli una comprensione sempre più chiara delle disposizioni tributarie e rendendolo edotto preventivamente delle conseguenze che possono derivare dall’assunzione di una condotta fiscalmente rilevante”.
117 Agenzia delle Entrate- Regime di adempimento collaborativo.
118 Art.6 D.Lgs. 128/2015.}