Il bilancio del pallone: frodi e contabilità creativa nel bilancio delle società di calcio
Contesto competitivo di riferimento
Dunque se dal punto di vista dei Beni sostitutivi, e dei Potenziali entranti l’ambiente è piuttosto favorevole alle società calcistiche, la gestione dei clienti, dei fornitori e dei concorrenti è più difficile. La complessità sistematica insita in questo mercato si concretizza
proprio nei rapporti con i clienti spesso portatori di interessi contrapposti (sponsor diversi, pubblicità volute dalla lega Calcio piuttosto che dalle emittenti televisive, piuttosto che dai giocatori in prima persona), e nei rapporti con concorrenti che spesso sono al contempo fornitori (in senso lato) in occasione del cosiddetto Calcio mercato. Da questa analisi emerge come le difficoltà croniche da parte delle società di calcio, nel ottenere risultati economici positivi, siano dovute ad un’incapacità di fondo di evolversi verso un modello di gestione di diverso spessore (Bof 2008). Il calcio inteso come partita di 90 minuti entro la quale inserire messaggi pubblicitari, sponsorizzazioni, ed attività promozionali, ed inteso come spettacolo i cui diritti vengono venduti a caro prezzo alle emittenti televisive che a loro volta ripagano i costi con altra pubblicità, e sponsorizzazioni ed altre attività promozionali a diverso livello, resta l’unico, o comunque di gran lunga il principale, mezzo di sostentamento economico per le società calcistiche. Ma nonostante tutti i principali dirigenti delle squadre italiane dimostrino una grande abilità nello sfruttare questo tipo di dinamiche, è ormai evidente che queste non sono più sufficienti. Già da diversi anni le competizioni di serie A e di Coppa Italia hanno dato fondo a tutta la scorta di spazi pubblicitari e promozionali, ed hanno tratto il massimo da tutti i contratti con emittenti televisive pubbliche e private, in chiaro e a pagamento. Ne è una prova lo svilimento del nome un tempo carico di significato e di storia, “Coppa Italia” che da qualche anno si è trasformata in una semplice “Tim cup”. Così come la serie A e la serie B hanno dovuto legare contrattualmente il loro nome a quello del noto provider di servizi per le telecomunicazioni. E’ chiaro che oltre a queste misure talmente macroscopiche da risultare quasi ridicole nella loro evidenza commerciale, non resta più nulla da sfruttare.
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Il bilancio del pallone: frodi e contabilità creativa nel bilancio delle società di calcio
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Informazioni tesi
Autore: | Giulio Fanton |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia aziendale |
Relatore: | Antonio Parbonetti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 53 |
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