Le basi emotive dell'apprendimento
Contenimento e simbolizzazione a scuola
Oltre che nella relazione primaria il contenimento è applicabile anche nell’ambito delle professioni, in cui la relazione è finalizzata non solo alla cura, ma anche all’assistenza e all’educazione di soggetti in età evolutiva, a scuola, appunto, la cui attività implica necessariamente un aspetto di contenimento. La relazione docente-allievo, seppur ben lontana dal sovrapporsi alla relazione con i genitori, può modulare una diversa esperienza di funzione genitoriale, mediata dal compito pedagogico-didattico di base che, tuttavia, accoglie, proprio come nella relazione madre bambino, le comunicazioni emotive dell’allievo.
In questo caso tale funzione rimane però, per così dire, implicita e “passa”, viene veicolata attraverso le comunicazioni verbali, ma anche attraverso le azioni e gli strumenti, specifici delle singole professioni (Adamo, Valerio, 2003): in base a questa prospettiva, quindi, gli insegnanti sono paragonabili alle figure genitoriali, materne per l’accoglienza e l’ascolto comprensivo che possono dare o rifiutare, paterne per la funzione istituzionale che compete loro (Gasparini, 1996); essi devono saper mediare tra il linguaggio della famiglia e quello del mondo, pertanto non basta l’abilità accademica, ma è anche necessario da parte loro saper creare le condizioni che possano favorire nello studente la crescita della capacità di tollerare incertezze e frustrazioni, renderlo capace e consapevole di essere anch’egli un individuo pensante e non solo passivamente recettivo.
Quindi anche l’insegnante ha il compito di svolgere questa funzione parentale, di farsi egli stesso contenitore temporaneo dell’angoscia trasmessa dai propri allievi, di sperimentare dentro di sé parte del dolore mentale connesso al processo continuo e reciproco dell’apprendimento.
Il contenimento è un fenomeno “a cipolla”; sono necessari molti strati quando si tratta della crescita della mente, che rappresenta il compito primario della scuola.
In questo senso il contenimento è riferito alle angosce derivanti dalle richieste poste dall’apprendimento, ovvero un’apertura più fluida che risponda al doloroso turbamento dell’apprendimento (Rustin, 2005).
Nel processo educativo un esempio potrebbe essere lo studente che, spaventatissimo da un libro che non capisce, o non in grado di assimilare ciò che studia, proietta la sua angoscia sul docente, che, assumendola, è in grado di metabolizzarla, in modo da restituirla allo studente in una forma meno spaventosa.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Le basi emotive dell'apprendimento
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Informazioni tesi
Autore: | Valeria Lucia |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Milano - Bicocca |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Scienze e tecniche psicologiche |
Relatore: | Simonetta Maria Gabriella Adamo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 31 |
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